La Guardia di Finanza di Alcamo ha eseguito un decreto, emesso dal Tribunale di Trapani-Sezione Misure di Prevenzione, riguardo al sequestro patrimoniale di beni per un valore di oltre 2 milioni di euro nei confronti di un imprenditore alcamese molto conosciuto. Confiscate 5 società, 15 fabbricati, 13 terreni, 6 veicoli e 9 conti correnti.
L’ascesa dell’imprenditore, attivo nel mondo della vendita degli articoli per la casa, è stata caratterizzata dalla creazione di diverse aziende, intestate principalmente a soggetti prestanome, con la compiacenza di esponenti della criminalità locale.
L’imputato nel corso degli anni ha commesso diversi crimini quali reati fallimentari, distruzione e occultamento di documentazione contabile e altre violazioni alla normativa fiscale, frode in commercio e contraffazione marchi. Le indagini hanno consentito di ricondurre un patrimonio all’imprenditore e al suo nucleo familiare accumulato attraverso l’utilizzo di condotte illecite e sproporzionato rispetto ai redditi dichiarati.
Le investigazioni hanno coinvolto in tutto 10 persone, tutte indagate a vario titolo per bancarotta fraudolenta, intestazione fittizia di beni e illecito trasferimento di denaro. I finanzieri, un anno fa, avevano scoperto un sistema criminale che creava numerose società dedite alla vendita al dettaglio di articoli casalinghi.