La polizia municipale di Catania, su disposizione del sindaco etneo Salvo Pogliese e dell’assessore comunale Alessandro Porto, ha intensificato i controlli anti-Covid-19.
Sorvegliano il territorio 23 pattuglie giornaliere. Controlli nelle zone centrali e in periferia. Posti di blocco a Librino, a San Giorgio, a San Giovanni Galermo, a Picanello, a Nesima alta, in piazza Eroi d’Ungheria, in piazza Montessori, in piazza S. Maria di Gesù, in via Duca degli Abruzzi e in piazza Cuore di Maria.
Sono stati quasi 6mila i controlli effettuati dall’inizio dell’emergenza sanitaria. Sono stati sottoposti a verifiche 3.603 cittadini e 2.394 attività ed esercizi commerciali. Elevate sanzioni per 77 cittadini e per 11 attività o esercizi commerciali. Disposta la chiusura provvisoria di 3 attività su disposizione delle autorità. Sono 90, inoltre, gli esercenti sanzionati per altre violazioni amministrative. Ogni giorno vengono svolti servizi di controllo della polizia locale in viale Mario Rapisardi che purtroppo, nonostante il gran numero di sanzioni elevate, risulta sempre molto frequentato.
Il controllo delle attività commerciali è garantito nei mercati storici della fiera e della pescheria. Nei giorni scorsi è stata disposta la chiusura di un panificio che non rispettava le normative vigenti.
Sono previsti maggiori controlli per Pasqua e Pasquetta. Saranno soprattutto intensificati i controlli nelle vie di uscita dalla città al fine di evitare gli spostamenti non consentiti verso le case di villeggiatura. Il commento del sindaco di Catania Salvo Pogliese.
“Ancora una volta lancio un appello ai cittadini a non muoversi dalla propria abitazione se non per comprovate ragioni di necessità e urgenza. Dobbiamo serrare le fila più che mai per non vanificare la prospettiva positiva dei valori del contagio, un fatto che anzi deve ancora di più responsabilizzarci nei comportamenti e farci seguire rigidamente le indicazioni delle autorità sanitarie. In queste giornate pasquali nessuna misura di prevenzione può essere immotivatamente violata. Rimaniamo a casa, perché i controlli saranno ancora più stringenti e soprattutto perché a farlo ci obbliga il buon senso e il rispetto che dobbiamo avere per noi stessi, i nostri cari e il nostro prossimo”.