Il GIP di Enna, Maria Luisa Bruno, ha condotto l’interrogatorio di garanzia (durato tre ore) di Giuseppe Rugolo, sacerdote ai domiciliari dallo scorso 27 aprile a Ferrara, accusato di violenza sessuale aggravata. Il religioso, così come riporta l’Ansa, era accompagnato da uno dei suoi due legali. L’avvocato Antonino Lizio del foro di Catania ha risposto alle domande del GIP.
“Ci colpisce questo movimento mediatico che c’è su Rugolo – afferma Lizio dopo l’interrogatorio – come se a volte i processi fossero fatti sulla base delle notizie sui giornali. Con l’avvocato Denis Lovison abbiamo consigliato al nostro assistito di venire a rispondere al gip. Abbiamo chiarito quello che c’era da chiarire e spero che venga tenuto in conto. Il sacerdote ha risposto alle domande ed è stata acclarata la sua posizione. Mi auguro che sia stato compreso quello che doveva essere compreso, poi vedremo lo sviluppo del caso. Don Rugolo è sereno. Non aveva risposto al PM dopo avere ricevuto l’avviso di garanzia perché non avendo letto gli atti dell’inchiesta non si poteva parlare perché non si conosce come sono stati rappresentati i fatti. Adesso abbiamo chiarito i fatti e la nostra posizione. E penso che questo sarà preso in considerazione”.
L’avvocato non ha ancora presentato istanza al Tribunale della Libertà per chiedere la scarcerazione di Rugolo affermando che sta valutando “il da farsi, aspettiamo il verbale e poi qualcosa faremo”.