“La Crias, Cassa regionale per il credito alle imprese artigiane, come soggetto in house della Regione Siciliana, è stata riconosciuta dall’Anac, Autorità nazionale anticorruzione e iscritta nell’elenco delle società in house providing“. Lo ha annunciato l’assessore alle Attività produttive isolano, Mimmo Turano.
La Crias potrà attivare il fondo ripresa artigiani a valere su Po-Fesr che ha una dotazione finanziaria di 40 milioni. Si potranno erogare finanziamenti a tasso agevolato, pari all’80% degli investimenti ammissibili (acquisto macchinari e attrezzature del ciclo produttivo, spese per la formazione specialistica, ristrutturazione e manutenzione del laboratorio, acquisto software e investimenti in marketing) e contributi a fondo perduto nel limite del 20% del finanziamento concesso, fino ad un massimo di 5mila euro. Verranno pure erogati contributi a fondo perduto, nel limite massimo di 2mila euro, per il rimborso del 100% delle spese sostenute per commissioni ed interessi derivanti dalla concessione dei finanziamenti ai sensi del Dl Sostegni bis. A questo si aggiungono anche i fondi ex Artigiancassa che dallo Stato sono passati alla Regione Siciliana.
“Ringrazio l’Autorità nazionale anticorruzione – prosegue Turano – per la solerzia mostrata nell’iter di riconoscimento della Crias, che giunge in un frangente così delicato per il mondo artigiano. Si tratta di un passaggio fondamentale che abbiamo raggiunto grazie al gioco di squadra con la struttura della Crias e del Dipartimento Attività produttive e che consentirà alla Regione di dare alle imprese artigiane siciliane quella boccata d’ossigeno vitale per ripartire ed evitare il fallimento”.