L’assessore alla Salute della Regione Siciliana, Ruggero Razza, ha parlato dell’operazione “Sorella Sanità” che ha portato all’arresto per corruzione di diverse figure del settore sanitario isolano.
“Il quadro disvelato dalle indagini della Guardia di finanza è impietoso e fa rabbia – dice l’assessore -. Poco importa che siano fatti risalenti al 2016. Quando abbiamo applicato il protocollo anticorruzione Anac-Agenas avevamo individuato nel rischio gare quello più alto. Ed è anche questa la ragione per la quale, attirandomi polemiche, ho alzato la voce sulle centrali di committenza pubbliche perché il sistema sanitario non può essere depauperato da condotte criminose. Ho sempre invitato, e continuo a invitare oggi, tutte le imprese a denunciare all’autorità giudiziaria ogni anomalia e a segnalarlo formalmente alla nostra anticorruzione. La storia personale e le pubbliche considerazioni di tante istituzioni su alcuni dei soggetti coinvolti, a partire dal dottor Candela – prosegue – stonano con le risultanze di questa attività investigativa. E per questo la vicenda lascia ovviamente attoniti – conclude Razza -. Ma saranno immediati, già questa mattina, tutti i provvedimenti conseguenti”.