Un esemplare di foca monaca è stato avvistato da un barcaiolo di Stromboli e da alcuni turisti, nei pressi dell’isolotto di Strombolicchio. Il mammifero acquatico, rientrante tra quelli dichiarati a rischio estinzione, al momento dell’avvistamento nuotava a pelo d’acqua, al punto che il barcaiolo, così come i turisti, hanno pensato potesse trattarsi di un delfino. Grande la sorpresa quando dal mare è emerso il capo della foca monaca, la quale, poi, nel giro di un paio di secondi, si è inabissata.
“Per questa specie i mesi di settembre e ottobre – dice la biologa Monica Blasi di Filicudi Wildlife Conservation – coincidono con il picco del periodo riproduttivo e con la nascita dei piccoli che vengono allattati dalla madre per circa 16-17 settimane prima di entrare in acqua. L’allattamento avviene, in genere, lungo spiagge isolate o in grotte riparate mentre al di fuori di questo periodo le foche non frequentano solo ambienti costieri ma anche acque aperte, compiendo spostamenti di decine di chilometri in poco tempo e pescando a profondità anche molto elevate, fino a 100m con apnee di anche 10 minuti”