Nell’ambito dei servizi di vigilanza e controllo del territorio disposti dal Comando Provinciale Carabinieri di Catania per prevenire l’illegalità diffusa nelle aree rurali ed in particolare i reati contro il patrimonio ai danni degli agricoltori e degli allevatori, i Carabinieri del Comando Compagnia di Paternò hanno implementato i servizi di controllo e vigilanza avvalendosi, altresì di una proficua collaborazione con gli operatori agricoli operanti sul territorio.
Nel corso di tali servizi di vigilanza, i Carabinieri hanno acquisito una denuncia di furto da un 62enne imprenditore agricolo di Belpasso, il quale ha riferito che giorni addietro, approfittando del fatto che durante la mattinata tenesse il cancello aperto della sua impresa, qualcuno era entrato nel deposito della sua azienda e non essendovi nessuno dei suoi operai in giro, ha colto l’occasione per rubare 8 fusti contenenti ognuno 30 litri di concime liquido. Il 62enne era particolarmente affranto per il danno economico subito, in quanto aveva pagato quel concime ad un prezzo abbastanza elevato in considerazioni dei particolari microelementi chimici contenuti, che lo rendevano un prodotto assolutamente esclusivo. Inoltre, l’agricoltore aveva rivelato ai Carabinieri di aver acquistato su ordinazione il concime da un’azienda sita nel reggino, in quanto di difficile approvvigionamento sul mercato locale, mostrando contestualmente alcune foto delle taniche di colore verde, recanti un’etichetta che riportava una particolare sigla e il nome dell’azienda.
I Carabinieri hanno voluto approfondire la questione ed hanno attivato immediatamente indagini al fine di poter risalire all’autore del furto e recuperare la refurtiva.
In effetti nel giro di poco tempo, grazie alla visualizzazione delle telecamere della zona, alle dichiarazioni degli altri agricoltori operanti in zona ed una serie di indagini effettuate, gli investigatori sono risaliti ad un casolare di campagna, sito in contrada Pulce, di proprietà di un 56enne pregiudicato del posto e poco distante dall’azienda dove era avvenuto il furto, dove presumibilmente erano state nascoste le taniche di concime.
I Carabinieri hanno perquisito il casolare ed hanno trovato nascoste nel sottotetto le 8 taniche di concime, ancora piene del loro contenuto e riconosciute dagli operanti grazie alla descrizione e alle fotografie fornite dal denunciante, al quale sono state restituite al fine di poter proseguire a lavorare i propri terreni, mentre il 56enne è stato denunciato per ricettazione.