Nessuna svolta determinante relativamente alle indagini sulla tragica morte della 17enne, Roberta Siragusa, dopo i risultati dell’esame autoptico, iniziato ieri (2 febbraio 2021) alle 15 ed eseguito dal medico Alessio Asmundo.
I legali della famiglia della ragazzina uccisa a Caccamo, Giuseppe Canzone e Sergio Burgio, hanno reso noto che sulla salma erano presenti vasti segni di bruciatura. “Un corpo dilaniato, come ha detto il Gip” afferma Canzone che ha assistito all’autopsia. Manfredi Rubino, consulente nominato dai difensori del nucleo familiare Siragusa, è intervenuto sulla vicenda.
“Dobbiamo attendere l’esito degli esami istologici per stabilire le cause della morte – dice -. Dall’esame sono emerse gravi ustioni a livello del tronco, del viso e degli arti superiori e una parte degli arti inferiori. Non è ancora sufficiente per stabilire le cause del decesso, per capire cioè se a uccidere la ragazza sia stato il fuoco. Roberta aveva la lingua protrusa che può presentarsi nei casi di strangolamento, ma non è certo che lo strangolamento sia la causa della morte“.
Attualmente si trova in carcere per l’omicidio il fidanzato della giovane: Pietro Morreale di 19 anni.