Dopo anni di attesa sono state due le offerte presentate per partecipare alla gara di livello europeo indetta dal Comune di Catania relativa al servizio di spazzamento, raccolta, trasporto e smaltimento dei rifiuti solidi urbani differenziati e indifferenziati nonché altri servizi di igiene pubblica. Sono previsti tre macro lotti con durata settennale per un importo globale di 334.022.782 euro (+IVA) per il sistema porta a porta differenziato in tutta la città.
Il 10 maggio saranno aperte le buste. Nelle prossime settimane si procederà all’aggiudicazione. Gli atti di gara sono stati pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale europea, nazionale e regionale nonché (per la durata di 60 giorni) sul sito web dell’ufficio competente per l’espletamento della gara d’appalto, la sezione provinciale di Catania dell’Urega. Dal 2016 il Comune etneo ha una gestione esterna – affidata con una gara ponte per 120 giorni con successive continue proroghe – con solo il 20% della città servita dalla raccolta porta a porta. Si ricorda che l’attuale gara settennale è la sesta proposta (le altre erano tutte andate deserte).
“Auspichiamo di metterci alle spalle un passato che abbiamo ereditato – dicono sindaco etneo Salvo Pogliese e l’assessore all’Ambiente comunale Fabio Cantarella – con livelli assolutamente insoddisfacenti di raccolta differenziata, inefficienze che non abbiamo mai negato e che in ogni modo abbiamo tentato di superare. Con lo stesso impegno e determinazione del primo bando a cui le imprese non hanno ritenuto di partecipare, insieme alle altre strutture coinvolte, Srr, tecnici preposti e consiglio comunale che ringrazio ancora una volta, ciascuno per la propria parte, abbiamo rimodulato il capitolato d’oneri, mantenendo dritta la barra delle indicazioni dell’Anac e la massima linearità delle procedure. Aspettiamo che nei tempi previsti dal bando si proceda ora all’aggiudicazione per partire con nuove prospettive nell’interesse dei cittadini e della salvaguardia dell’ambiente. Intanto registriamo con soddisfazione che si è creato un interesse, economico e imprenditoriale su questa gara, mancato per troppo tempo a Catania, impedendo che si voltasse finalmente pagina. con una fase completamente nuova e più efficiente, con criteri di massima trasparenza e razionalizzazione dei costi e dell’impiego delle risorse in un settore delicatissimo come quello dei rifiuti, purtroppo ancora attraversato da opacità, nonostante l’azione risoluta di magistratura e forze dell’ordine”.