Intensa attività dell’Etna. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, diffonde aggiornamenti.
Ore 01:01 (23:01 UTC) – “A partire dalle ore 22:30 UTC circa, si osserva una ripresa dell’attività stromboliana al
Cratere di Sud-Est, con proiezione di materiale incandescente oltre l’orlo craterico. In base al modello previsionale, la cenere vulcanica prodotta dall’attività in corso si disperde nel settore sud-orientale del vulcano. Dalle ore 22:10 UTC è stato osservato un rapido incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico che ha portato tale parametro su valori alti. Il centroide delle sorgenti è localizzato nell’area del cratere di Sud Est ad una profondità di circa 2900 m sopra il
livello del mare. Per quanto riguarda l’attività infrasonica si segnala un moderato incremento sia nel numero che nell’ampiezza degli eventi, che risultano localizzati prevalentemente nell’area del cratere Bocca Nuova, ad esclusione di qualche evento al Cratere di SE. Le serie temporali delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano significative variazioni”.
Ore 01:26 (23:26 UTC) – “Dalle 23:10 UTC circa si osserva un piccolo trabocco lavico dalla bocca orientale del cratere di Sud Est che si dirige in direzione Est”.
Ore 03:13 (01:13 UTC) – “A partire dalle 00:40 si assiste ad un graduale incremento dell’attività stromboliana in
corso al cratere di SE. Il flusso lavico diretto in valle del Bove appare ben alimentato ed ha raggiunto una quota stimata intorno ai 2900 m.s.l.m. L’attività genera una emissione di cenere che in base al modello previsionale si dirige
verso SE. Prosegue la fase di incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico che ha raggiunto valori molto alti. Il centroide delle sorgenti è localizzato nell’area del cratere di Sud Est ad una profondità di circa 2900 m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha subito un progressivo incremento ed dalle 00:40 UTC mostra valori
elevati, sia in riferimento al tasso di occorrenza che all’ampiezza degli eventi, che risultano localizzati al cratere di SE.
Le serie temporali delle stazioni della rete clinometrica, mostrano modeste fluttuazioni di pochi microradianti. Nessuna variazione nelle serie temporali della rete GNSS”.
Ore 04:09 (02:09 UTC) – “Si osserva il graduale passaggio dell’attività stromboliana a fontana di lava al Cratere di
Sud-Est. Il flusso lavico in Valle del Bove continua ad essere ben alimentato. Inoltre, dalle 01:50 UTC circa si osserva un secondo flusso lavico che si propaga in direzione SW. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde nel settore sud – orientale del vulcano“.
Ore 06:48 (04:48 UTC) – “Alle 04:00 UTC circa la fontana di lava al Cratere di Sud-Est è gradualmente cessata.
Permane una modesta emissione di cenere che, sulla base del modello previsionale, viene dispersa in direzione Sud Est. Sia Il flusso lavico che si espande in Valle del Bove che quello diretto SW continuano ad essere alimentati. Si osserva inoltre un ulteriore modesto flusso lavico sul lato sud orientale del cratere di Sud-Est. Per quanto riguarda l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo avere raggiunto il valore massimo alle 03:50 UTC ha subito un repentino decremento fino a raggiungere valori medi-bassi. Il centroide delle sorgenti è localizzato nell’area del cratere di SE ad una quota di circa 2800 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica, dalle 04:05 UTC circa ha anch’essa subito un rapido decremento, sia nel tasso di accadimento che nell’ampiezza degli eventi. Attualmente, mostra valori comparabili a quelli che hanno preceduto la ripresa dell’attività stromboliana al cratere di SE. Le serie temporali delle stazioni sommitali della rete clinometrica mostrano variazioni contenute entro due microradianti. Nessuna variazione significativa è stata osservata nei dati della rete GNSS“.
Ore 08:01 (06:01 UTC) – “Alle 05:40 UTC si è verificato un crollo di materiale freddo dal fianco orientale del cratere di Sud Est, in direzione della Valle del Bove”.
Ore 22:13 (20:13 UTC) – “Dall’analisi delle rete di videosorveglianza si rileva che prosegue una debole emissione lavica dalla base orientale e sud-orientale del Cratere di SE, cosi come segnalato nel comunicato n. 486. Le colate laviche rimangono confinate ad una quota di circa 2900 m. L’ultima emissione di cenere dal Cratere di SE si è verificata alle ore 13:30 UTC circa. Nel corso della mattinata, l’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato ampie e repentine fluttuazioni tra valori medio-bassi e medio-alti, legati all’accadimento di fenomeni transienti a bassa frequenza associati all’ attività esplosiva al cratere di SE e di cui è ben visibile anche la traccia infrasonica. Attualmente, l’ampiezza mostra valori medi ed il centroide delle sorgenti è localizzato nell’area del cratere Voragine ad una quota di circa 2700 m sopra il livello del mare. Per quanto riguarda l’attività infrasonica, ad eccezione delle fasi, sopra riportate, di rapido incremento nel tasso di occorrenza e nell’ampiezza degli eventi al cratere di SE, si è mantenuta su un livello medio-basso con sorgenti nell’area del cratere Bocca Nuova. Attualmente l’attività infrasonica è bassa. Dall’ultimo aggiornamento, non si sono osservate variazioni significative nelle serie temporali delle stazioni di monitoraggio delle deformazioni del suolo”.
Si segnalano intensi boati chiaramente udibili da molti Paesi Etnei. L’aeroporto di Catania rende noto che sono possibili ritardi su voli in arrivo e in partenza a causa dell’eruzione.
Fonte foto: pagina Facebook Regione Siciliana – Dipartimento Regionale della Protezione Civile