A Catania un immobile al piano terra di via Anapo 12, nella zona Rotolo-Ognina che è stato sottratto a Cosa Nostra diverrà centro di socialità autonomamente gestito gratuitamente per 6 anni, rinnovabili per lo stesso periodo, dall’associazione di volontariato Insieme per la vita. Quest’ultima promuove l’educazione alla legalità e attività di animazione socio-educativa e ambientale. L’associazione si è aggiudicata il concorso a evidenza pubblica con valutazione a punti del progetto di utilizzo a fini sociali del bene confiscato.
Il bando pubblico, promosso dall’Amministrazione Comunale, ha visto la partecipazione di sette soggetti del privato sociale con progetti specifici. La commissione tecnica per l’aggiudicazione è stata composta dal direttore comunale del Patrimonio Maurizio Trainiti, dal responsabile comunale dei Servizi Sociali Francesco Gullotta e dal viceprefetto Rosaria Maria Grazia Giuffrè, in qualità di esperto esterno.
“Restituiamo alla fruizione pubblica – affermano il sindaco Salvo Pogliese e l’assessore ai Beni Confiscati alla Mafia Michele Cristaldi – un bene che era stato sottratto alla società con la violenza del crimine organizzato. Stiamo accelerando su questo fronte della concessione degli immobili al privato sociale e restituirli alla collettività in maniera trasparente. E per questo già nei prossimi giorni saranno pubblicati altri bandi per assegnare altri beni immobili confiscati alla mafia. Sul tema dei beni confiscati alla mafia non possiamo venir meno al nostro impegno, perché è una battaglia dal grande valore simbolico che rappresenta la vittoria dello Stato sulla criminalità organizzata”.
Il bando per assegnare un altro immobile, posto in via delle Calcare a San Cristoforo, è andato deserto e sarà ripubblicato tra pochi giorni insieme ad alcuni appezzamenti di terreno coltivati ad agrumeti.
Possono partecipare comunità anche giovanili, organizzazioni di volontariato, comunità terapeutiche e centri di recupero e cura di tossicodipendenti, prevenzione, cura e riabilitazione dei relativi stati di tossicodipendenza, nonché associazioni di protezione ambientale riconosciute.