Catania, INGV: nuova attività sull’Etna

Nuova attività sull’Etna. Gli aggiornamenti dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo.

Ore 18:58 (17:58 UTC) – “Dalle ore 16:30 UTC circa si osserva una debole attività stromboliana intra-craterica dal cratere di SE. Dalle 17:05 UTC le analisi delle immagini delle telecamere di video
sorveglianza mostrano l’apertura di una bocca effusiva alla base della parete occidentale della Valle del Bove ad una quota stimata tra 2200 e 2100 m slm, da cui è emessa una piccola colata lavica”.

Ore 19:20 (18:20 UTC) – “Dal punto di vista sismico l’ampiezza media del tremore vulcanico mostra un modesto trend in incremento, rimanendo entro l’intervallo dei valori medi-alti. Il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è basso. Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non registrano variazioni significative nell’arco della giornata odierna. Un sopralluogo di personale INGV è in corso di svolgimento”.

Ore 22:47 (21:47 UTC)“Durante il sopralluogo effettuato da personale INGV e dalle immagini del sistema di videosorveglianza, è stato osservato che la bocca effusiva segnalata nel comunicato N. 524 produce una colata scarsamente alimentata che è lunga qualche centinaio di metri. Il fronte della colata forma piccole digitazioni che hanno raggiunto la zona dei M.ti Centenari, attestandosi ad una quota stimata tra 1700-1800 m s.l.m. In corrispondenza della bocca effusiva non si osserva attività esplosiva visibile a distanza. Dal punto di vista sismico è proseguito il graduale aumento dell’ampiezza media del tremore vulcanico. Allo stato attuale ha raggiunto l’intervallo dei valori alti. L’attività infrasonica non mostra invece variazioni significative.
Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non hanno registrato variazioni significative”.

Ore 12:44 (11:44 UTC)“A partire dalle ore 11:15 UTC, personale INGV presente in area sommitale osserva la ripresa dell’attività esplosiva al cratere di Sud-Est con abbondante emissione di cenere
che, sulla base dei modelli previsionali si disperde in direzione S. Prosegue il trend di incremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico entro
l’intervallo dei valori alti. L’attività infrasonica si mantiene bassa. Le reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non hanno registrato variazioni significative dall’ultimo aggiornamento”.

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