Nuovo progetto per osservare e monitorare i vulcani anche nei luoghi più remoti: ETNA-NET mira a creare una rete di sensori per il monitoraggio di grandezze fisiche in luoghi difficilmente accessibili come le aree impervie dell’Etna e all’interno delle grotte di scorrimento lavico.
L’iniziativa nasce da una collaborazione tra INGV e ST Microelectronics NV, azienda italo-francese produttrice di componenti elettronici a semiconduttore, che ha diverse sedi in Italia e anche a Catania. Insieme ai tecnici della sede catanese l’Osservatorio Etneo dell’INGV sta portando avanti progetti che interessano l’applicazione di micro sistemi elettromeccanici (MEMS: Micro Electro-Mechanical Systems) allo studio delle dinamiche del vulcano Etna.
Per l’edizione 2021 della Maker Faire Rome – fiera che unisce scienza, tecnologia e innovazione – è stato realizzato un video che illustra il progetto. Nelle immagini è descritto il monitoraggio di parametri ambientali e geofisici per la ricerca scientifica in ambienti tanto significativi quanto critici per la trasmissione dei dati e per la gestione dell’alimentazione.
La demo presentata al Maker Faire 2021 è stata installata, con la collaborazione dell’Università di Catania, all’interno della Grotta Micio Conti nella riserva integrata “Complesso Immacolatelle e Micio Conti”. È possibile osservare l’utilizzo di un kit di trasmissione a radiofrequenza con tecnologia LoRa (Long Range) prodotto da ST, composto da una scheda che fa da Nodo, che contiene i sensori e il modulo di trasmissione dati e una scheda che fa da Gateway riceve questi dati e li immette in una rete cablata LAN ma anche su internet se viene collegata a un modem. Il sistema in questione offre grandi potenzialità per creare infrastrutture che permettono di sostenere la comunicazione di tanti sensori dislocati pure a distanza tra loro e in zone remote o non facilmente accessibili.
Fonte foto: INGV Catania