I Carabinieri del Comando Provinciale di Catania, su delega della Procura Distrettuale etnea, stanno eseguendo in tutto il territorio nazionale un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal G.I.P. del Tribunale locale nei confronti di 20 persone ritenute responsabili, a vario titolo, di associazione di tipo mafioso, estorsione, ricettazione, traffico e spaccio di sostanze stupefacenti ed altri reati.
L’organizzazione colpita dall’inchiesta è legata a Cosa nostra catanese rappresentata dalla cosca Santapaola-Ercolano ed era gestita dalla famiglia del boss ergastolano Pietro Puglisi, genero del capomafia deceduto Giuseppe Pulvirenti detto “U Mappassotu”.
Secondo le indagini il boss, prima di essere posto al 41 bis, dava ordini dal carcere sulla gestione del clan che aveva la sua base a Belpasso, una volta Malupasso, come è stata denominata l’operazione, ma che si estendeva a diversi paesi etnei limitrofi.
Maria Grazia Spartà