A Catania nasce il comitato “Ristoratori Siciliani Indipendenti”. Il movimento, presentato in piazza Stesicoro da una delegazione di circa trecento persone, punta ad avere risposte relativamente alla situazione attuale dei lavoratori che si trovano in difficoltà a causa delle misure restrittive emanate da Governo Nazionale e Regionale. I componenti del comitato “Ristoratori Siciliani Indipendenti”, inoltre, chiedono di poter riaprire i propri esercizi garantendo fermamente il rispetto delle norme anti-Covid-19. Il portavoce della compagine Roberto Tudisco descrive intenzioni e obiettivi del team:
“Noi imprenditori abbiamo imboccato la via del non-ritorno e siamo qui perché vogliamo fare qualcosa di concreto. Per questo abbiamo deciso di difenderci da soli. Il movimento nasce perché ci sentiamo puniti da questo Governo e abbandonati dalle associazioni di categoria che non si sono mai fatte sentire nelle sedi opportune. Scendiamo in campo strutturandoci come una grande organizzazione e prendendo contatti con altri imprenditori delle altre Regioni Italiane. Adesso siamo oltre cento ristoratori locali e poi saremo sempre di più. Tutti uniti e in prima linea per difendere i nostri diritti, il nostro lavoro, la nostra dignità e tutto ciò che ruota intorno a questo settore. I mercati sono aperti (così come i ristoranti negli aeroporti, negli ospedali, nelle aree portuali e nelle autostrade) e noi fermi: non possiamo più sopportare questa situazione. Tutti puntano il dito contro di noi. Siamo il capro espiatorio e l’alibi di un Governo che dal primo lockdown non ha saputo gestire questa pandemia. L’unica cosa che hanno fatto è questo gioco di colori che ormai è diventato una barzelletta. Non si può azzerare una categoria per la loro incompetenza. Ci sentiamo ostaggi e chiediamo indennizzi adeguati che non si basino su ipotetici calcoli“.