Restauro in corso nella chiesa San Nicolò l’Arena di Catania per la Candelora dei Panettieri nell’edificio monumentale di piazza Dante. Il lavoro è stato osservato dal sindaco Salvo Pogliese, dall’assessore alla Cultura Barbara Mirabella e dal presidente della commissione consiliare Cultura Giovanni Grasso. Presenti anche il presidente del I Municipio Paolo Fasanaro, il presidente del Comitato dei festeggiamenti agatini Riccardo Tomasello, il capo di gabinetto Giuseppe Ferraro, il direttore della Cultura Paolo di Caro con la funzionaria comunale Valentina Noto e padre Antonio Di Maria, rettore della chiesa attigua al monastero dei benedettini. I lavori hanno avuto una prima fase di disinfestazione, poi la revisione strutturale, la pulitura, l’integrazione delle parti mancanti in modo da rendere stabile la candelora e garantire la vita anche nei prossimi decenni.
Particolarmente soddisfatto il sindaco di Catania, Salvo Pogliese. “Grazie a tutti questi interventi, realizzati con i fondi della tassa di soggiorno e dunque senza gravare sulle tasche dei nostri concittadini – ha detto il primo cittadino -, stiamo restituendo alla nostra comunità e ai turisti beni culturali di pregio. È un impegno che avevamo assunto lo scorso anno durante le festività agatine che stiamo mantenendo: dopo oltre 23 anni si restaura la prima delle quattordici candelore, la più importante in termini di peso, 800 chilogrammi e di altezza, oltre sei metri. Sono felice che tutto ciò accada all’interno di una splendida location qual è la chiesa di San Nicolò l’Arena, che è stata anche oggetto di un’altra opera di restauro, quella dei portoni della fine dell’Ottocento che ora sono ritornati al colore originario, con un delicato lavoro di restauro, anch’essi dopo decenni di incuria. Nella speranza, per quanto riguarda ovviamente le candelore, che il 2022 possa farci ritornare alle festività agatine come le avevamo sempre vissute e con i percorsi lungo le vie e i quartieri ravvivati da centinaia di migliaia di fedeli, pronti anche ad applaudire i portatori delle candelore che svolgono un difficile servizio per mantenere viva la tradizione”.