Il sindaco di Catania, Salvo Pogliese, in occasione del centenario della scomparsa di Giuseppe De Felice, verificatasi il 19 luglio 1920, si è recato nel cimitero etneo per deporre un omaggio floreale nella tomba monumentale in cui riposano le spoglie del politico. L’uomo nei primi anni del secolo scorso segnò la vita amministrativa della città catanese ricoprendo più volte l’incarico di primo cittadino. Pogliese, insieme all’assessore al cimitero comunale, Giuseppe Arcidiacono, si è soffermato in raccoglimento davanti al mausoleo di De Felice, simbolicamente presidiato da due vigili urbani in alta uniforme. Il commento del sindaco etneo. “A 100 anni dalla sua morte, De Felice rimane nella memoria collettiva cittadina l’esempio insuperabile di pubblico amministratore – dice Pogliese -, per l’amore disinteressato che mostrò per la città etnea e i suoi abitanti. Ricordo come nel giorno del mio insediamento, nel giugno 2018, il mio primo atto fu proprio quello di rendere omaggio alla memoria di De Felice. Egli, infatti, rimane il riferimento concreto dell’uomo politico che da titolare della Municipalità ha sostenuto, senza guardare a interessi di parte, opere e realizzazioni che ancora oggi segnano la nostra comunità. Alla sua iniziativa di primo cittadino si debbono realizzazioni come la sistemazione di piazza dei Martiri e del Passiatore, il prolungamento del viale Regina Margherita, l’ospedale Garibaldi, il nuovo carcere di piazza Lanza, l’ospizio per ciechi Ardizzone Gioeni; ma anche le prime tramvie, la municipalizzazione dei servizi di panificazione e una visione ampia dello sviluppo urbano. Ma fu soprattutto il sindaco vicino ai bisogni della popolazione catanese, al punto da meritarsi l’affettuoso soprannome di <nostru patri>, guidando un’amministrazione comunale dinamica che realizzò infrastrutture, favorì gli investimenti malgrado, anche allora, le precarie condizioni finanziarie del Comune ne condizionassero l’azione. Se agli storici è rimesso il giudizio sulla complessa personalità politica di De Felice, rimane nella memoria dei catanesi il ricordo di un personaggio, il Sindaco, che sulla trincea dei bisogni quotidiani, anche grazie alla sua personale generosità, aggregava la comunità cittadina per costruire una grande città del Sud, tanto che fu proprio in quegli anni che Catania, divenne il riferimento urbano di modernizzazione più importante della Sicilia orientale”.
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