Catania, spettacolo e lava sull’Etna

L’Etna continua a dare spettacolo. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha comunicato diversi aggiornamenti.

Ore 18:14 (UTC) – “È ripresa l’attività stromboliana al cratere di SE. Per quanto riguarda l’ampiezza media del tremore vulcanico a partire dalle 17:30 GMT si registra un aumento, che al momento è sui valori medio-alti. La sorgente del tremore è localizzata in corrispondenza del cratere di SE ad una profondità di circa 2500 metri sul livello del mare. Anche l’attività infrasonica è in aumento ed è localizzata al cratere di SE. I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo GNSS e clinometria non mostrano variazioni significative“.

Ore 19:25 (UTC) – “Dalle telecamere di sorveglianze, dalle 19:13 UTC circa, si osserva un trabocco lavico dal cratere di SE verso la Valle del Bove”.

Ore 20:10 (UTC) – “Dalle ore 20:00 UTC si registra un incremento dell’attività stromboliana al CSE, accompagnata da emissione di cenere che si disperde rapidamente in atmosfera in direzione NE. La colata lavica continua ad essere alimentata e il fronte si attesta ad una quota di circa 2900 metri s.l.m. avanzando verso la Valle del Bove. Continua l’attività esplosiva intra-craterica agli crateri sommitali. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un ulteriore incremento, portandosi su valori alti; le sorgenti del tremore sono localizzate al CSE ad una profondità di circa 3000 metri s.l.m.. Contestualmente, anche il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è in aumento, anch’essi localizzati al CSE. I dati della rete clinometrica e GNSS non mostrano variazioni significative legate all’attività in corso“.

Ore 00:48 (UTC) – “Dopo una breve fase di rientro, l’ampiezza media del tremore vulcanico, a partire dalle 21:30 GMT, ha ripreso ad aumentare raggiungendo la soglia di secondo livello, con sorgente localizzata in corrispondenza del Cratere di Sud-Est a circa 3000 m s.l.m.. Anche l’attività infrasonica risulta sostenuta sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi. La localizzazione degli eventi infrasonici permane al CSE. L’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est è passata a fontana di lava, il flusso lavico è alimentato ed ha raggiunto una quota di circa 2200 metri s.l.m. A causa della copertura nuvolosa non è possibile osservare l’attività in corso con continuità. I dati della rete GNSS non mostrano variazioni significative, mentre la rete clinometrica mostra modeste variazioni in concomitanza con l’attività in corso“.

Ore 03:47 (UTC) – “L’attività di fontana di lava al Cratere di Sud-Est si è conclusa alle 03:30 UTC, l’emissione lavica che si espande lungo il versante occidentale della Valle del Bove continua ad essere moderatamente alimentata ed al momento il fronte lavico ha raggiunto la quota di circa 1800 m s.l.m. Dal punto di vista sismico l’ampiezza del tremore vulcanico si è riportata su valori medi. La sorgente del tremore risulta in prossimità del cratere di SE ad una profondità di 2500 m s.l.m. Il numero degli eventi infrasonici è alto e la loro localizzazione è in prossimità del cratere di SE. L’analisi dei dati clinometrici ha mostrato variazioni a diverse stazioni in concomitanza dell’episodio parossistico, con valori massimi di circa 3 microradianti registrati alla stazione di Cratere del Piano (ECP). I dati della rete GNSS non hanno mostrato variazioni significative“.

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