Attività e neve sull’Etna. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha diffuso diversi aggiornamenti.
Ore 19:51 (UTC) – “Dalle ore 19:05 GMT si osserva la ripresa di una debole attività stromboliana al Cratere di SE. Allo stato attuale l’andamento temporale dell’ampiezza media del tremore si mantiene nell’intervallo dei valori medi. L’attività infrasonica nell’ultima ora mostra un leggero incremento nel numero degli eventi. I segnali di deformazione del suolo provenienti dalle reti di monitoraggio GNSS e Tilt non mostrano variazioni significative“.
Ore 20:41 (UTC) – “Si osserva un ulteriore incremento dell’attività stromboliana al Cratere di SE. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Sud-Sud Ovest. L’ampiezza media del tremore vulcanico è su valori alti con andamento in crescita. Contestualmente, anche il tasso di occorrenza degli eventi infrasonici è in aumento. Non si evidenziano ancora variazioni significative sui segnali di deformazione del suolo delle reti GNSS e Tilt“.
Ore 22:16 (UTC) – “È in corso una fontana di lava al Cratere di SE. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Sud-Sud Ovest. L’ampiezza media del tremore vulcanico mostra valori elevati con tendenza all’incremento. Anche l’attività infrasonica risulta sostenuta sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi. Si registrano deboli oscillazioni nella componente radiale della stazione Tilt sommitale ECP (Cratere del Piano), non si registrano variazioni significative alle altre stazioni delle reti Tilt e GNSS”.
Ore 02:35 (UTC) – “Si osserva un trabocco lavico dal Cratere di SE”.
Ore 03:01 (UTC) – “Dalle 22:00 GMT circa si osserva una intensificazione dell’attività di fontana di lava. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Sud-Sud Ovest, in accordo ad osservazioni dirette da parte di personale INGV-OE. Alle 02:37 GMT si è inoltre osservato dalle telecamere di video-sorveglianza dell’INGV-OE un flusso piroclastico, anche confermato da personale INGV presente sul posto. La colata si dirige verso la Valle del Bove raggiungendo un’altezza di circa 2900 m. Dal punto di vista sismico continua l’incremento dell’ampiezza del tremore vulcanico su valori molto alti. Anche l’attività infrasonica risulta sostenuta sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi. Una debole deformazione è osservabile sulle stazioni tilt sommitali, mentre i segnali delle stazioni GNSS non mostrano nessuna variazione significativa nelle ultime ore”.
Ore 05:43:55 (UTC) – “Continua l’attività esplosiva al Cratere di Sud Est. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Sud Sud-Est. L’altezza massima stimata dai dati satellitari è 6000 m sul livello del mare. È stata inoltre segnalata da personale INGV-OE ricaduta di cenere a Catania. A partire dalle 02:30 UTC l’ampiezza media del tremore vulcanico è in decremento, pur mantenendosi ancora su valori alti. Numero e ampiezza degli eventi infrasonici rimangono elevati. Permangono le deboli variazioni osservabili sui segnali delle stazioni tilt. Nessuna variazione significativa rilevabile dalla rete GNSS”.
Ore 06:13 (UTC) – “Sono presenti due colate, una ben alimentata in direzione Valle del Bove che ha raggiunto una quota tra i 1900 e 1800 m circa, ed un’altra meno alimentata in direzione sud che si attesta in area sommitale”.
Ore 08:45 (UTC) – “La fontana di lava al Cratere di Sud Est è cessata. Permane l’attività esplosiva che produce una nube vulcanica di altezza di circa 4.5 km sul livello del mare. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta dall’attività in corso si disperde in direzione Sud Est. Durante la notte è stata segnalata ricaduta di cenere alla Milia e Trecastagni. Al momento è in atto un sopralluogo in area sommitale da parte di personale INGV-OE. Continua il progressivo decremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico, pur mantenendosi ancora su valori alti. Numero e ampiezza degli eventi infrasonici rimangono elevati. I dati delle reti di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano significative variazioni rispetto alle ore precedenti”.
Ore 12:47 (UTC) – “L’attività esplosiva al cratere di Sud Est, che formava una nube vulcanica alta circa 4.5 km, è cessata. Dalle immagini delle telecamere di sorveglianza e da personale INGV-OE presente in quota, si osserva che le colate sono ancora alimentate. Tuttavia, a causa della presenza di una copertura nuvolosa, le osservazioni in area sommitale sono discontinue. Dal punto di vista sismico l’ampiezza del tremore vulcanico si è riportata su valori medi. Contestualmente, dalle 08:30 (UTC) l’attività infrasonica mostra un decremento sia nel tasso di accadimento che nell’energia degli eventi. Le reti di deformazione del suolo evidenziano il rientro alla stabilità dei segnali“.
Ore 21:06 (UTC) – “La colata che si dirige verso la Valle del Bove e la colata che si propaga verso sud est mantenendosi in area sommitale, entrambe prodotte durante l’ultima fontana di lava del
Cratere di Sud Est, sono debolmente alimentate. La copertura nuvolosa non permettere un’osservazione continua dell’attività in corso. Per quanto riguarda l’attività sismica, è continuato il progressivo decremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico che si mantiene attualmente su valori medi. Contestualmente, l’attività infrasonica si è riportata sui livelli precedenti l’attività
vulcanica. Dopo le variazioni registrate durante l’attività, i segnali delle stazioni della rete Tilt continuano a mostrare una generale stabilità. I segnali delLe stazioni della rete GNSS non
mostrano variazioni significative“.
Ore 08:34 (UTC) – “I flussi lavici, messi in posto nel corso dell’ultima fontana di lava dal Cratere di Sud Est, non sono più alimentati e i fronti sono in raffreddamento. L’ampiezza media del tremore vulcanico si mantiene su valori medi e l’attività infrasonica è bassa. I segnali delle stazioni di monitoraggio delle deformazioni del suolo non mostrano variazioni significative”.
AGGIORNAMENTO
“A causa dell’attività eruttiva dell’Etna e contestuale ricaduta di cenere vulcanica, un settore dello spazio aereo è interdetto e non consente di effettuare le procedure di decollo e atterraggio. Inoltre la pista dello scalo aeroportuale è al momento chiusa perché contaminata: è in corso l’attività di pulizia e bonifica. Per info sui voli dirottati o cancellati si prega di rivolgersi alle compagnie aeree. Appena disponibili saranno comunicati gli aggiornamenti sulla situazione”. Lo ha comunicato l’aeroporto di Catania.
“Dalle ore 13:00 è stata disposta la riapertura della pista, dopo le operazioni di rimozione della cenere. A causa del perdurare dell’attività dell’Etna, il settore B2 dello spazio aereo resterà chiuso e questo potrebbe provocare qualche ritardo nei voli. I passeggeri sono pregati di informarsi sullo stato del proprio volo con le compagnie aeree“. Lo ha reso noto la struttura aeroportuale etnea..
Fonte foto: INGV