Cefalù (PA), intossicazione da botulino per 37 operai

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Sono 37 i pazienti accettati al pronto soccorso di Cefalù affetti da botulino. L’Istituto Superiore di Sanità ha confermato la presenza di Clostridium batterio produttore della tossina botulinica su un campione prelevato da uno dai coinvolti arrivati nella Fondazione Giglio di Cefalù con sintomi neurologici.

“È una conferma della prima diagnosi, dei nostri sanitari – dice il direttore sanitario Salvatore Vizzi – ora attendiamo l’esito sugli altri campioni già inviati all’Istituto Superiore di Sanità”.

Tutti i pazienti giunti al Giglio, sin dallo scorso mercoledì, a cui se ne sono aggiunti 2 quest’oggi facendo lievitare il bilancio a 37, hanno consumato lo stesso pasto e si sono presentati principalmente con la stessa sintomatologia.

“I pazienti dimessi – afferma il responsabile del pronto soccorso Emanuele Sesti – sono 14. Il resto dei pazienti, ricoverato in area medica (11 medicina, 2 neurologia, 3 pronto soccorso), è stabile e non presenta particolari criticità ma viene mantenuto un costante monitoraggio per eventuali evoluzioni della patologia”.

Dei 3 pazienti in terapia intensiva al Giglio, uno è stato trasferito in medicina. Sono 4 i pazienti trasferiti nei giorni scorsi in terapia intensiva a Termini Imerese. Un paziente, infine, mandato in osservazione domiciliare e follow up telefonico con il Cav di Pavia, negli scorsi giorni è rientrato al Civico di Palermo.

Una fiala di antidoto, messa a disposizione dalla “Scorta Nazionale Antidoti” del Ministero della Salute, è stata somministrata ieri, in raccordo con il Centro Antiveleni di Pavia, a uno dei 2 pazienti giunto in pronto soccorso con sintomi più marcati.

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