Il Coordinamento delle associazioni per la difesa dell’ambiente e dei diritti degli utenti e dei consumatori (Codacons) siciliano sostiene che le morti degli anziani nella RSA di Villafrati, nel palermitano, a causa del Covid-19 sono state una strage voluta. Villafrati è una delle zone rosse sicule proprio per l’elevato numero di contagiati da Coronavirus.
Secondo il Coordinamento si tratta di una strage dolosa con disprezzo criminale verso gli anziani. L’associazione ha presentato un esposto alla Procura della Repubblica di Palermo chiedendo di estendere le indagini e di procedere per “il reato di epidemia e omicidio plurimo doloso con dolo eventuale”.
“Quanto accaduto nelle case di riposo non può ritenersi una epidemia casuale, ma è una vera e propria strage – afferma il Coordinamento isolano –. Anziani, persone invalide, non autosufficienti, i più fragili tra i fragili che avrebbero dovuto essere al sicuro, sono venute a contatto col virus che, in molti casi, ha aggravato le loro condizioni conducendoli alla morte, con i luoghi di assistenza che si sono trasformati in pericolosissimi focolai di morte certa”.
Il Codacons siculo ha chiesto l’arresto e la persecuzione penale dei responsabili delle morti e dei contagi avvenuti nella RSA – siano soggetti pubblici o privati – per l’incapacità nel gestire l’emergenza sanitaria. L’associazione sostiene che non siano state adottate tutte le misure previste per fronteggiare il Coronavirus isolano. Il Codacons Sicilia marca un concetto chiave: quello che riguarda la mancanza di dispositivi di rianimazione, ventilatori, tamponi, screening mediante tampone, mascherine e altri presidi sanitari. Non pervenuto neanche il rispetto delle norme sulla sicurezza sul lavoro.
“In base al nostro ordinamento il dolo eventuale si verifica quando un soggetto pone in essere un comportamento accettandone i rischi e le conseguenze che, seppur non volute, appaiono possibili – afferma il Codacons siciliano -. Nel caso specifico le tante carenze sul fronte delle misure a tutela degli anziani ospiti della RSA e decisioni che erano certe condanne a morte per gli anziani hanno di fatto reso pressoché certo il verificarsi dei decessi all’interno della struttura, allo stesso modo di un ubriaco che, consapevolmente, si mette alla guida di un’auto e provoca un incidente con morti e feriti”.