Sequestrati beni per il valore di 15 milioni di euro a Rosario Marchese, imprenditore 32enne ritenuto vicino ai clan della Stidda e dei Rinzivillo di Gela (CL). La Direzione distrettuale antimafia di Caltanissetta ha controllato diverse società distribuite in tutta la nazione.
Il provvedimento, emesso dalla Sezione Misure di prevenzione su proposta del direttore della Dia, coinvolge il patrimonio dell’uomo, originario di Caltagirone ma residente a Brescia. L’imputato è agli arresti per reati di mafia nel carcere Opera di Milano con l’aggravamento della misura della sorveglianza speciale per 2 anni. Le indagini, condotte nel 2018, hanno consentito di scoprire il rapido incremento di ricchezza e la sua ascesa imprenditoriale. La confisca riguarda 11 società e 2 ditte individuali con sedi a Brescia, Bergamo, Milano, Torino, Verona, Roma e Gela, attive nella consulenza amministrativa, finanziaria e aziendale, della sponsorizzazione di eventi e del marketing sportivo, del noleggio di autovetture e mezzi di trasporto marittimi ed aerei, del commercio all’ingrosso e al dettaglio di prodotti petroliferi, di studi medici specialistici, della fabbricazione di apparecchiature per illuminazione e della gestione di bar. Sequestro anche per un dipinto del XVII secolo del valore di circa 6 milioni di euro, una holding con uffici a Milano in via Montenapoleone, una società di noleggio che gestisce (presso la struttura aeroportuale del Catullo di Verona) una flotta di vetture di lusso, una società con sede a Roma che sponsorizza e partecipa a prestigiosi campionati di auto da competizione, 5 beni immobili e 50 rapporti bancari.