La Polizia, in diverse operazioni eseguite nel catanese, ha arrestato tre uomini e denunciato una persona. I quartieri coinvolti dai controlli sono San Cristoforo, San Giovanni Galermo e Librino.
I poliziotti hanno perquisito un appartamento di via Piombai trovando 36 candelotti di polvere da sparo ad elevatissimo rischio di esplosione. I prodotti erano privi di qualsiasi condizione di sicurezza. Sono intervenuti gli artificieri. Nello specifico erano 22 candelotti di categoria (F4, massima pericolosità). Sono stati dunque fermati il 19enne Giuseppe Di Martino e il 22enne pregiudicato Pietro Pulvirenti che erano sprovvisti dell’autorizzazione necessaria per possedere la merce. I rimanenti 14 erano manufatti artigianali irregolari e pericolosi per l’elevata concentrazione di oltre un chilo di esplosivo netto. Entrambi i giovani sono stati anche indagati in quanto all’interno dell’abitazione era presente una modica quantità di marijuana con la contabilità dell’attività di spaccio e una cospicua somma di denaro contante.
Nel secondo controllo, a San Giovanni Galermo, i Falchi hanno fatto irruzione in un appartamento in via Abate Silvestri. Il 52enne Francesco Sapienza è stato rinvenuto in possesso di 60 grammi di marijuana, 6 grammi di cocaina, svariato materiale per pesatura, taglio e confezionamento, 200 euro in contanti e una dettagliata contabilità di acquisti e cessioni.
L’ultimo monitoraggio è scattato a seguito della segnalazione di un video su Instagram che riprendeva alcuni giovani mentre impugnavano una pistola e delle manette. Gli agenti hanno identificato i protagonisti e perquisito la casa di uno di loro nel quartiere di Librino. All’interno del domicilio sono state trovate e sequestrate pistole (a salve), coltelli, maschere a gas, timer, lampeggianti, jammer, riproduzioni di ordigni esplosivi e machete. Sono stati rinvenuti anche un teaser a scoppio (prodotto che non è possibile acquistare o detenere), diversi proiettili veri, una baionetta e una paletta con i segni distintivi della Polizia. Il 26enne R. S. è stato quindi denunciato per detenzione illegale di arma comune da sparo e relativo munizionamento e possesso di segni distintivi contraffatti.