Il sindaco di Palermo, Leoluca Orlando, e l’assessore alla Cittadinanza solidale comunale, Giuseppe Mattina, hanno diffuso i dati relativi all’analisi delle prime 15.147 domande giunte per l’assistenza alimentare. Il primo cittadino ha ricordato innanzitutto che l’analisi di queste domande ha risentito in corso d’opera della pubblicazione dell’Ordinanza di protezione civile nazionale che ha fissato alcuni parametri, richiedendo un adeguamento dell’intero sistema di valutazione e analisi da parte del Comune.
Il sindaco ha informato che intanto e con certezza il contributo sarà esteso dalle iniziali tre settimane previste a quattro settimane, salvo ulteriori prolungamenti che potranno essere valutati in base all’analisi delle prossime domande pervenute e in base alle somme che il Comune riceverà per questa assistenza straordinaria.
Delle 15.147 domande giunte, una parte sono state escluse perché duplicati o perché i codici fiscali inseriti non risultavano nell’anagrafe del Comune di Palermo. Quest’ultimo caso è stato dovuto o al fatto che la famiglia richiedente non è residente. Si trattava quindi o di famiglie non residenti a Palermo o di casi di codice fiscale digitato in modo errato. Tutti coloro che sono stati esclusi per questo motivo sono stati informati tramite email e tramite sms.
Una ulteriore scrematura è avvenuta escludendo quelle domande (3.700 circa) non presentate dagli intestatari della scheda di famiglia.
Tutte le famiglie rimanenti sono state contattate tramite sms ed email (alcune decine tramite una telefonata, non avendo fornito né indirizzo email né un numero di telefono cellulare) affinché procedessero al completamento della domanda tramite una autocertificazione online che andava poi consegnata a mano o inviata per via telematica.
Questa la fase più lunga, che ha richiesto circa dieci giorni e il coinvolgimento di una trentina di punti di raccolta in città, che si è conclusa e che può così essere riassunta:
– 2.867 famiglie (pari a 9.102 persone) già usufruiscono del contributo (lunedì riceveranno l’accredito della terza settimana)
– 23 famiglie riceveranno il primo contributo lunedì prossimo
– 121 famiglie escluse per assenza dei requisiti (o hanno dichiarato di avere più di 6.000 euro di depositi bancari o hanno dichiarato di aver avuto introiti superiori a 560 nel mese di marzo)
– 996 famiglie hanno compilato l’autocertificazione ma non l’hanno mai consegnata
– 4.682 famiglie che hanno presentato la domanda.
Di seguito le parole del primo cittadino palermitano:
“Sulla base di queste cifre e tenuto conto che l’assistenza a questo primo nucleo di famiglie ha un costo di poco superiore ai 200.000 euro, abbiamo già deciso di estendere il periodo di fruizione del contributo da tre a quattro settimane, valutando poi se fare ulteriori proroghe in base alle prossime domande e in base all’eventuale attivazione di altre forme di sostegno per le famiglie, come la Cassa integrazione per i lavoratori”.
Delle famiglie già assistite, 2.047 (pari a 6.437 persone) hanno dichiarato di non aver avuto alcun introito a marzo, 626 (pari a 1.975 persone) di aver avuto introiti compresi fra 0 e 400 euro e 194 (690 persone) introiti fra 400 e 560 euro.
Intanto è già iniziata l’analisi del secondo blocco di domande pervenute, poco più di 21.000 e da lunedì coloro che non risultano già beneficiari saranno invitati a compilare l’autocertificazione. Le prime 8.000 domande circa sono state cancellate perché doppioni, o presentate da famiglie che nel frattempo hanno avuto attivato il contributo o perché presentate da non residenti.
L’assessore, Giuseppe Mattina, ha ricordato che accanto all’assistenza tramite contributo economico sotto forma di buono spesa è rimasto sempre attivo ed è stato potenziato il sistema di assistenza diretta per i soggetti più fragili e deboli, tramite la fornitura di beni di prima necessità quali latte, pasta, biscotti, riso, scatolame ed altri beni, che vengono portati direttamente a casa delle persone per evitare assembramenti.
“Un sistema – spiega Orlando – che ha avuto da sempre un unico obiettivo: quello di non lasciare nessuna persona e nessuna famiglia da sola ad affrontare questa emergenza. Un sistema che ha confermato l’azione di comunità che Palermo ha saputo mettere in campo. Che ha visto una mobilitazione straordinaria di dipendenti comunali, dai Servizi sociali all’ufficio del Webmaster, della Polizia Municipale che non solo ha fatto controlli ma i cui agenti hanno anche fatto donazioni e raccolta di beni per le famiglie in difficoltà, dalla Sispi, per arrivare poi alla Protezione civile, al mondo dello sport e a quello del giornalismo e ai tanti soggetti pubblici e privati che in piccolo e in grande hanno contribuito”.