Coronavirus e “Made in Italy”: la Nazione chiama, il popolo risponderà?

L’economia italiana è messa a dura prova dal Coronavirus. Negli ultimi giorni impazza sui social lo slogan mangiare italiano e comprare italiano, frase utilizzata per supportare le aziende Made in Italy che stanno attraversando un periodo che di rosso, bianco e verde ha davvero poco.

A spendere parole su questa tematica c’è Luigi Di Maio. “Quella che stiamo attraversando è una crisi sanitaria ma subito dopo è anche economica – sostiene -. Questo è il momento di sostenere le nostre aziende comprando italiano, a cominciare dai prodotti alimentari”.

Pensare di comprare solo alimenti italiani non è certo un sacrificio per le popolazioni del Bel Paese. Tuttavia, considerando le abitudini culinarie ormai globalizzate, è difficile far comprendere che esistono frutti, verdure e generi alimentari che sono tipici di un determinato periodo. Proprio per questo entrano in gioco gli altri Paesi che continuano a proporci 365 giorni all’anno, secondo il loro clima o le loro tecnologie agricole e la propria industria alimentare, i cibi che più ci aggradano. Esistono locali che cambiano continuamente menù, i cosiddetti ristoranti a KM 0, perché propongono piatti con materie prime del posto.

Per quanto riguarda gli altri settori, l’industria manifatturiera italiana vanta un’ottima qualità ma un processo di lavorazione molto lungo che, inevitabilmente, costa. Per questa ragione spesso si preferiscono altri indumenti esteri dalla qualità minore ma del prezzo meno alto.

Il turismo in Italia molte volte è caratterizzato da soli stranieri mentre proprio i connazionali scelgono l’estero come metà prediletta. Spesso, infatti, gli italiani decidono di trascorrere le vacanze in altre nazioni quando la nostra nasconde meraviglie inspiegabili. Ogni piccolo angolo dell’Italia contiene un po’ di magia, basta solo rendersene conto. Forse questa situazione così difficile ci farà comprendere quanto importante sia apprezzare, valorizzare e credere nelle cose vicine a noi, come nelle zone spettacolari e indescrivibili della penisola. Il settore turistico dell’Italia, infatti, al termine di questo periodo potrebbe essere alimentato anche dagli che scelgono di vivere la propria nazione a 360°.

Detto questo, cambiare le abitudini degli italiani per supportare altri connazionali che vivono una fase davvero critica è una bella possibilità. Ma, così come accade per le normative vigenti emanate dal Governo centrale, sono necessari dei sacrifici. Indubbiamente, però, a lungo andare modificare il nostro stile di vita sarà determinate per la nostra bella Italia.

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