Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso di un’intervista rilasciata nel programma Zapping di Radio1 Rai, lancia un appello forte agli isolani: “Stativi ‘a casa! Nun vi muviti! Non si è presa coscienza che ci troviamo al centro di una tempesta. C’è chi pensa di essere invulnerabile.
Il fatto che l’emergenza qui non sia arrivata, per paradosso, ci preoccupa. Il peggio deve ancora arrivare. Siamo allarmati – ribadisce il governatore – perché negli ultimi dodici giorni sono arrivate 31 mila persone. Non sappiamo quanti degli autodenunciati siano andati effettivamente in quarantena. È quel che ci ha portato a chiedere al ministro dei Trasporti di chiudere le vie d’accesso all’isola.
Noi abbiamo il dovere di spiegare alla gente che non è vero che oggi la Sicilia sia una terra sicura nella quale si può confluire da ogni parte del mondo. Chi lo dice che venire qui sia la soluzione migliore? La soluzione migliore è muoversi meno possibile. Da Roma non arrivano le armi essenziali per combattere questa guerra. Parliamo di mascherine, dispositivi di protezione. Come si fa a non avere dopo 15 giorni le risorse necessarie? Bisognava muoversi prima”.
L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, annuncia invece la produzione autoctona di mascherine in 3D per medici e sanitari impegnati nella lotta contro il Coronavirus. La filiera sarà realizzata da sette aziende del Distretto Meccatronica, imprese che qualche giorno fa hanno ottenuto il rinnovo del riconoscimento da parte dell’assessore regionale alle Attività produttive, Mimmo Turano.
Le aziende stanno lavorando per le esigenze dei siciliani e le schede tecniche con le tipologie di produzione e i quantitativi sono state trasmesse domenica scorsa dal Distretto Meccatronica all’assessore Turano che ha avvertito il responsabile della Protezione Civile, Calogero Foti.
“Come Distretto ho attivato subito le aziende dotate delle competenze e della capacità produttiva necessarie , infatti Meccatronica per rispondere alle prime esigenze può contare su aziende attrezzate con macchinari e centri progettazione, senza la necessità di riconvertire – ribadisce Antonello Mineo -. In 48 ore siamo stati in grado di ingegnerizzare e realizzare i prototipi che sono in consegna. Le aziende sono già pronte alla produzione in larga scala per soddisfare il fabbisogno dei dispositivi in Sicilia”.
“In questo momento delicato – dice l’assessore alle Attività produttive Turano – è fondamentale che il nostro apparato produttivo faccia la sua parte e faccia sistema per far fronte ai bisogni della nostra sanità. Ho già avviato le interlocuzioni necessarie per ottenere le autorizzazioni necessarie per consentire alle aziende di partire con una prima produzione di mascherine che ci consentirebbe di avere cinquemila mascherine destinate a medici impiegati in terapia intensiva o sala operatoria in pochi giorni”.