Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, è intervenuto nel corso della trasmissione di Canale 5 “Mattino 5” parlando della situazione Coronavirus nell’isola.
“Comu veni si cunta? No, non è così. Come finirà dipende da noi e dai nostri comportamenti. È un momento molto grave per tutti, per le piccole e medie imprese – spiega Musumeci –. Sul piano sanitario la situazione in Sicilia è sotto controllo, ma ci stiamo preparando al peggio perché è probabile che il picco arriverà alla fine di questo mese o nei primi giorni di aprile. Ci stiamo ulteriormente attrezzando con i posti di terapia intensiva. Ordinariamente ne abbiamo 411, ma stiamo lavorando per averne altri 200. Inoltre abbiamo mobilitato anche le strutture private, che hanno risposto immediatamente, e riconvertito alcuni reparti dell’isola in Covid-19″ ribadisce il governatore.
Rientri di siciliani dal Nord d’Italia? “In circa 10 giorni sono rientrati in Sicilia oltre 31 mila persone, almeno quelli autocertificati, provenienti da diverse zone dell’Italia. Voglio sperare che tutti abbiano rispettato il protocollo di quarantena e di auto isolamento. Per questo motivo abbiamo chiesto e ottenuto il blocco per i rientri in Sicilia con la chiusura dello Stretto. Limitando l’ingresso soltanto alle merci e a chi si sposta per lavoro. I fatti mi hanno dato ragione, il provvedimento restrittivo che abbiamo ottenuto dal Governo nazionale ci permette di gestire la situazione con più serenità. Ho chiesto al Ministero di rafforzare le pattuglie per i controlli, nelle città e nello Stretto di Messina. Ho chiesto l’impiego dell’Esercito per compiti anche di controllo, per dare una mano di aiuto alle forze dell’ordine impegnate contro l’emergenza Coronavirus nelle nostre città”.
Il governatore siciliano ieri ha inviato una lettera al Viminale per chiedere un maggiore controllo preventivo e una più intensa attività sanzionatoria nei centri abitati. Nello specifico vuole attenzione e riguardo nei capoluoghi di provincia e negli approdi dello Stretto. Musumeci nella nota inviata al ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, chiede di “valutare la necessità di impartire disposizioni affinché sia potenziato il numero delle pattuglie delle Forze dell’Ordine”. Se fosse necessario deve essere utilizzato l’ausilio dei “militari dell’Esercito impegnati in Sicilia nell’operazione Strade sicure”.