Sono stati registrati, ieri, altri tre casi sospetti di Coronavirus in Sicilia, due a Catania ed uno a Palermo. Il numero delle persone coinvolte sale a quota dieci. Sono tre i ricoverati (uno a Palermo e due a Catania), quattro gli asintomatici o i guariti (due a Palermo, uno a Ragusa e uno a Catania) e tre i sospetti in attesa delle controanalisi. I tamponi risultati positivi dei tre casi sospetti sono stati inviati dalla Regione Siciliana all’Istituto Superiore di Sanità per verificare la positività dei tamponi.
Le persone coinvolte e rientrate nell’isola sembrerebbero aver avuto contatti con le zone di contagio in Lombardia. Dei nuovi tre pazienti uno solo è stato ricoverato a Catania perché presenta sintomi. Gli altri due, invece, essendo asintomatici sono in isolamento domiciliare.
Il caso sospetto segnalato dal Policlinico di Palermo, inoltre, dovrebbe far parte della comitiva di turisti bergamaschi in quarantena presso l’hotel Mercure.
L’assessore regionale alla Salute, Ruggero Razza, nel corso di una conferenza stampa svoltasi ieri, ha chiesto al Governo nazionale “più letti di terapia intensiva“. L’assessore, inoltre, vorrebbe che da parte del Governo centrale “ci sia la condivisione e che le procedure per questi posti possano essere garantite in tempi brevi. Tutti hanno avuto un contatto diretto con l’area di focolaio in Lombardia, da noi non esiste alcun focolaio di contagio autonomo”.
Razza ribadisce che in Sicilia è presente “una attenzione seria” riguardo alla diffusione del Coronavirus, ma non “c’è ragione di preoccupazione”. L’assessore ringrazia “tutto il personale sanitario che sta lavorando in modo encomiabile”.