Sono arrivate stamane, allo Spallanzani di Roma, le 9750 dosi del vaccino anti Covid targato Pfizer destinate, in questa prima fase, all’Italia. Una parte di esse, poi, è stata trasferita all’aeroporto militare di “Pratica di Mare”. Da lì sono partiti gli aerei che raggiungeranno le mete più distanti della penisola.
Domani, 27 dicembre, sarà infatti il giorno delle prime vaccinazioni in tutti i paesi dell’Unione Europea. Una data significativa, soprattutto dal punto di vista simbolico, che – si spera – potrà rappresentare la prima tappa dell’era post Covid. Non bisogna dimenticare, tuttavia, che sarà necessario attendere il nuovo anno e l’inizio della vera e propria campagna vaccinale, per esprimersi con più certezza e per capire se, finalmente, si potrà guardare con ottimismo al futuro.
Sarà importante, d’altra parte, valutare le reazioni al vaccino, la sua efficacia e le tempistiche necessarie all’immunizzazione dei soggetti che vi si sottopongono. Fondamentale, inoltre, capire in che numero e in quanto tempo potrebbero arrivare le altre dosi del vaccino nel nostro paese. Come noto, infatti, al momento vi sono altri vaccini oltre a quello Pfizer che, dopo il vaglio delle istituzioni competenti, potranno entrare in circolazione. Proprio da questo punto di vista, com’è emerso nei giorni scorsi, vi sarebbero delle criticità che rischierebbero di allungare i tempi per il raggiungimento della tanto agognata immunità di gregge.
Sarà poi compito dell’Italia e delle sue istituzioni adoperarsi affinché la campana vaccinale venga attuata con precisione, razionalità ed efficacia. Passo fondamentale, sia in considerazione dei numeri della popolazione nostrana che della necessità di effettuare un richiamo nei giorni successivi alla prima vaccinazione.
Insomma, si tratterà di una “chiamata alle armi” per chi ricopre ruoli decisionali ed operativi, che dovrà superare i mali endemici del Belpaese e che non deve, assolutamente, fermarsi alla propaganda ed alla comunicazione fatta di speranza annunci, promesse, primule e belle parole.
