“L’attuale situazione sulla povertà assoluta, tra le più gravi conseguenze del Covid-19 e che secondo i dati Istat tocca il valore più elevato dal 2005, impone scelte immediate; il tempo d’intervento è fondamentale. Per questo motivo il governo Musumeci ha destinato 17 milioni del fondo povertà per venire incontro alle esigenze primarie dei senza fissa dimora e dei nuovi poveri”. Lo ha affermato l’assessore alle Politiche sociali, Antonio Scavone.
“L’assessorato regionale della Famiglia trasferisce circa 17 milioni ai 55 distretti socio sanitari dell’isola con l’obiettivo di un aiuto immediato al disagio e un sostegno al generoso mondo del volontariato – afferma Scavone -. Il 50% di questi 17 milioni sono destinati agli enti del volontariato che operano da almeno 5 anni nel territorio regionale e che si sono distinti in azioni di volontariato per l’accoglienza delle persone più fragili e senza fissa dimora. Mi riferisco, per citarne alcuni, all’associazione Speranza e Carità di Biagio Conte a Palermo, alla Caritas, all’associazione Banco Alimentare o alla comunità di Sant’Egidio a Catania, ma anche a tutte le altre associazioni, e sono tante, che in questo anno di pandemia sono state il primo presidio per gli emarginati e i cosiddetti nuovi poveri. Il sistema del volontariato ha dato un grande supporto in questo periodo di grave emergenza sociale, ma senza un aiuto concreto delle istituzioni, rischia di non potere più continuare nella sua azione. I 17 milioni si aggiungono ai 100 che il governo Musumeci ha messo in campo per venire incontro alle famiglie per l’acquisto di beni di prima necessità, in particolare quelli alimentari, ma anche per il pagamento delle utenze. L’obiettivo è garantire la fornitura di servizi essenziali a chi oggi è in grande difficoltà economica – conclude l’assessore -, tra questi anche molti che prima della pandemia non avevano mai avuto problemi del genere”.