Continua la campagna vaccinale anti-Covid-19 in Sicilia. Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, nel corso di una conferenza stampa a Palermo è intervenuto sulla questione annunciando alcune novità e rivelando diversi dati.
“Abbiamo chiesto più volte al commissario Figliuolo di poter ammettere al vaccino la fascia da 50 a 60 anni – afferma il governatore isolano -, ci è stato sempre risposto che non è possibile e si potrà fare quando avremo messo al sicuro gli ultra ottantenni. Principio apprezzabile ma non abbiamo potere coercitivo per convincerli a sottoporsi al vaccino. Noi abbiamo deciso di aprire a partire da domani la prenotazione ai cittadini dai 50 anni in su. Per l’esattezza i cittadini nati nel 1971. Avevamo anche chiesto di poterci autorizzare al vaccino di massa, generalizzato, nelle isole minori e ci è stato detto prima i fragili e ultra ottantenni. Abbiamo atteso tre settimane e riteniamo che non sia più possibile attendere e così abbiamo deciso di sottoporre al vaccino i cittadini dai 18 anni in su di Lampedusa e Linosa in questo fine settimana. Spero che il generale Figliuolo voglia comprendere che da parte nostra non c’è alcuna volontà di essere disobbedienti, ma avvertiamo tutti il peso della responsabilità. Infine, da lunedì prossimo si passerà alle altre isole minori. Dobbiamo correre, altrimenti non ce ne usciremo più da questo tunnel. Vaccini AstraZeneca e timori? Questo ha frenato non solo la fascia anagrafica interessata, ma ha anche avuto una ricaduta negativa sugli ultra ottantenni. Con quest’ultima categoria abbiamo operato una campagna di vaccinazione abbastanza tenace, chiedendo la collaborazione dei farmacisti e dei medici di medicina generale. Debbo ringraziare la minoranza dei medici di medicina generale che sta collaborando nella ricerca del proprio paziente ultra ottantenne per convincerlo a vaccinarsi. Devo però sottolineare che dai medici di base ci aspettiamo ancora di più. In Sicilia è stato immunizzato oltre il 10% della popolazione. Questo significa che i cittadini appartenenti a questa categoria hanno ricevuto la prima e la seconda dose, compresi anche gli 860 ai quali è stata somministrata la dose di J&J. Con l’Open Day abbiamo dato forza e impulso alla campagna di vaccinazione, in particolare con AstraZeneca – conclude Musumeci -, la cui scorta nei nostri frigoriferi è stata sempre abbondante”.