Nelle zone del catanese sono state arrestate dalla Guardia di Finanza undici persone nell’ambito di un’operazione contro lo spaccio di sostanze stupefacenti e i furti in abitazione. Gli imputati – dieci condotti in carcere e uno ai domiciliari – fanno parte di due distinti gruppi criminali. Cinque fermi sono stati eseguiti in flagranza di reato per spaccio di stupefacenti e furto in abitazione. Sono stati, inoltre, sequestrati 4,5 chilogrammi di marijuana.
Un gruppo criminale era connesso a Carmelo Russo di 65 anni, chiamato “Turazzo”. L’abitazione dell’uomo, ubicata a Misterbianco, era adibita a centrale operativa dello spaccio. La dimora era anche sede di incontri con pregiudicati e individui sottoposti a provvedimenti di sorveglianza speciale della pubblica sicurezza. Carmelo Russo insieme al fratello Mario di 48 anni, uomo già condannato per associazione al clan mafioso dei “Cursoti Milanesi”, erano in costante relazione con fornitori – palermitani e calabresi – ed acquirenti (di Messina, Siracusa, Motta Sant’Anastasia e Portopalo di Capopassero). I fratelli si avvalevano della collaborazione di Filadelfo Innao di 63 anni e Cirino Giannetto di 49 che detenevano la cassa comune del gruppo criminale. I due quando era necessario fungevano anche da corrieri della droga acquistata o da cedere. Antonio Bevilacqua di 46 anni e Antonio Pelle di 34, ambedue reggini, erano fornitori costanti di cocaina al gruppo criminale catanese. Emanuele Pavone di 54 anni si occupava della fase di approvvigionamento delle sostanze stupefacenti e della vendita nel territorio messinese.
Vito Danilo Caputo, di 31 anni, e Pio Giuseppe Scardaci, di 34, guidavano il secondo gruppo criminale. Facevano parte del sistema illecito anche Alfio Stancapiano di 26 anni e Carmelo Motta di 35, soggetti che si occupavano di compiere furti in appartamento. Gli indagati, solitamente, si impossessavano delle chiavi delle case che la vittima lasciava nella propria vettura. A questo punto si recavano nell’appartamento e trafugavano.
