Ammontano a 33 milioni di euro i fondi destinati al sistema integrato di educazione e istruzione dalla nascita sino a 6 anni. Questi servizi in Sicilia sono di competenza dell’assessorato alla Famiglia per la fascia 0-3 anni mentre sono dell’assessorato all’Istruzione quelli rivolti ai bambini dai 3 ai 6 anni.
Per la fascia 3-6 anni l’assessorato all’Istruzione ha ripartito 12 milioni di euro per l’anno 2021-22. Alle scuole dell’infanzia delle 9 province saranno assegnate le seguenti risorse: Agrigento, 1,3 milioni di euro; Caltanissetta, 607mila euro; Catania, 2,2 milioni di euro; Enna, 277mila euro; Messina, 1,4 milioni di euro; Palermo, 3,6 milioni di euro; Ragusa, 805mila euro; Siracusa, 998mila euro; Trapani, 865mila euro.
Saranno mantenute 244 “Sezioni primavera” per bambini di età compresa tra i 24 e i 36 mesi. Negli istituti paritari, è prevista l’accoglienza gratuita di 2 bambini a sezione, grazie a un contributo di 1.500 euro assegnato per ognuno di loro, con priorità per i soggetti disabili o con Isee inferiore a 12.058,82 euro. Sempre nelle scuole paritarie sarà erogato di un ulteriore contributo di 3.900 euro per ogni sezione, in totale oltre 4 milioni di euro, destinato al recupero delle maggiori spese di gestione sostenute in occasione della pandemia e, in particolare, per l’abbattimento delle rette a carico delle famiglie, prioritariamente per quelle con Isee inferiore a 15.748,78 euro.
Alle scuole dell’infanzia afferenti al sistema pubblico statale è, invece, finalizzato un contributo per il sostegno economico al servizio di refezione, con l’intento di favorire il prolungamento del tempo scuola e di contenere gli oneri a carico delle famiglie. Agli istituti statali per l’infanzia della provincia di Agrigento sono destinati, nel complesso, 408mila euro; a Caltanissetta 288mila euro; a Catania 513mila euro; a Enna 206mila euro; a Messina 543mila euro; a Palermo 388mila euro; a Ragusa 457mila euro; a Siracusa 495mila euro; a Trapani 340mila euro.
Il nuovo sistema integrato 0-6 anni prevede, inoltre, la costituzione di Poli didattici per l’infanzia in ogni provincia che, in collaborazione con Università o enti accreditati, potranno attivare percorsi di ricerca e formazione per favorire lo sviluppo e il consolidamento del progetto didattico. I Poli, fino a un massimo di 10, saranno individuati, con procedura a evidenza pubblica curata dall’Ufficio Scolastico Regionale (Usr), a seguito di presentazione di progetti da parte delle istituzioni scolastiche interessate. Sono, infine, previste azioni mirate alla formazione del personale del Sistema integrato, affidando alle predette scuole Polo il compito di organizzare 62 moduli di 30 ore ciascuno, per docenti ed educatori del territorio. Per ogni modulo, sarà assegnato alle scuole Polo un budget di 3mila euro.
L’assessorato regionale alla Famiglia ha provveduto a definire la ripartizione ai Comuni siciliani di oltre 15 milioni di euro, per interventi a favore del potenziamento degli asili nido e dei servizi educativi 0-3 anni, ai quali si aggiungono altri 6 milioni di euro del 2020 ancora a disposizione dei Comuni. I servizi saranno implementati attraverso un fondo specifico con l’obiettivo di aumentare la presa in carico dei bambini della fascia 0-3 anni.
In base alle linee guida, il 60% delle risorse dovrà essere utilizzato per applicare tariffe ridotte alle famiglie sostenendo i costi di gestione degli asili nido comunali e quelli privati iscritti all’albo regionale. La restante parte del Fondo sarà destinata al consolidamento dei servizi educativi comunali e all’acquisto di posti in strutture gestite da enti del terzo settore iscritte all’albo regionale.
“Un intervento che punta ad un recupero virtuoso dalla posizione di retroguardia che abbiamo trovato – ha dichiarato l’assessore alla Famiglia, Antonio Scavone -. Gli asili nido sono la prima doverosa risposta che deve essere garantita alle famiglie ed in particolare alle donne lavoratrici. Puntiamo sul rafforzamento dei servizi comunali e del sistema accreditato. Un investimento di 21 milioni di euro che ci consentirà di aumentare l’offerta ben oltre il 10% dei posti in atto disponibili con un accesso che sarà consentito anche alle famiglie con reddito basso, pur superando la soglia Isee”.
Interviene anche l’assessore all’Istruzione, Roberto Lagalla. “Appena ricevuta l’autorizzazione ministeriale, l’erogazione di questi fondi permetterà di potenziare il servizio e rispondere adeguatamente alle esigenze manifestate da tante famiglie siciliane. L’abbattimento dei costi per le mense, l’accoglienza gratuita di bambini in condizioni disagiate, un rilevante numero di Sezioni primavera, l’istituzione di Poli didattici per la ricerca pedagogica e didattica e la formazione del personale permetteranno il consolidamento di un sistema integrato capace di garantire continuità didattica e innovazione, coerentemente con l’attenzione posta dal ministro Bianchi al sistema educativo fino ai sei anni, prioritario per il corretto avvio del processo di pre-scolarizzazione dei più piccoli”.