Notte incandescente sull’Etna. L’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Osservatorio Etneo, ha reso noti molti aggiornamenti.
Ore 22:56 (20:56 UTC) – “Dalle ore 20:20 UTC circa, si osserva un repentino incremento dell’attività stromboliana al Cratere di Sud-Est, che produce continua emissione di cenere che si disperde in area sommitale. I prodotti dell’attività stromboliana superano l’orlo craterico ricadendo lungo i versanti del cratere. L’ampiezza media del tremore vulcanico ha mostrato un repentino incremento intorno alle 20:00 UTC portandosi sui livelli alti, dove tuttora permane. La localizzazione del centroide delle sorgenti si pone nell’area del cratere di Sud Est ad una quota di circa 2900 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica non mostra variazioni significative e si mantiene su livelli bassi. Dall’ultimo aggiornamento non si osservano variazioni significative nelle serie temporali delle stazioni di monitoraggio delle deformazioni del suolo”.
Ore 23:32 (21:32 UTC) – “Dalle telecamere di sorveglianza si osserva dalle 21:10 circa UTC un ulteriore incremento dell’attività stromboliana al Cratere Sud-Est. In base al modello previsionale la nube eruttiva prodotta da tale attività si disperde in direzione SE. Inoltre si osserva un trabocco lavico dal fianco meridionale del Cratere di Sud-Est che si propaga in direzione sud-ovest. Contestualmente all’incremento dell’attività stromboliana si osserva un ulteriore aumento dell’ampiezza media del tremore vulcanico nel livello alto. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore vulcanico permane nell’area del Cratere di Sud-Est ad una elevazione di circa 2900 m al di sopra del livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha mostrato un incremento sia nel tasso di accadimento degli eventi che nella loro ampiezza. Gli eventi risultano localizzati nell’area del Cratere di Sud-Est. Dall’ultimo aggiornamento non si osservano variazioni significative nelle serie temporali delle stazioni di monitoraggio delle deformazioni del suolo”.
Ore 23:47 (21:47 UTC) – “L’attività stromboliana è passata a fontana di lava. L’ampiezza media del tremore vulcanico e l’attività infrasonica hanno raggiunto valori molto elevati. Le sorgenti del tremore e degli eventi infrasonici sono localizzate al Cratere di Sud Est. Le stazioni sommitali della rete clinometrica registrano modeste variazioni dei segnali”.
Ore 01:20 (23:20 UTC) – “Dalle immagini delle telecamere di videosorveglianza si osserva che la fontana di lava dal Cratere di Sud-Est, riportata nel Comunicato precedente è cessata alle 22.44 UTC. Relativamente al trabocco lavico si osserva che quello diretto a sud-ovest continua ad essere alimentato. Per quanto riguarda l’ampiezza media del tremore vulcanico, dopo aver raggiunto il valore massimo alle ore 22:00 UTC, ha subito una rapida diminuzione riportandosi nel livello basso, dove tuttora permane. Il centroide delle sorgenti del tremore vulcanico rimane localizzato nell’area del Cratere di Sud Est ad una elevazione di circa 2800 m sopra il livello del mare. Anche l’attività infrasonica ha subito un decremento sia nel numero di eventi che nella loro ampiezza, riportandosi su valori bassi. Le stazioni della rete clinometrica hanno registrato modeste variazioni in corrispondenza dell’attività di fontana di lava che si concludono intorno le 22:45 UTC. Non si osservano variazioni significative nei dati GNSS”.
Ore 10:25 (08:25 UTC) – “Il fronte della colata lavica diretta a SW, descritta nel Comunicato precedente, è in raffreddamento. Dopo la fase di rapido decremento dell’ampiezza media del tremore vulcanico, segnalato nel comunicato precedente, dalle 23:00 UTC circa di ieri i valori hanno oscillato nel livello basso e talvolta medio-basso. Attualmente, l’ampiezza del tremore mostra una
tendenza stazionaria all’interno del livello basso. La localizzazione del centroide delle sorgenti del tremore vulcanico rimane ubicata nell’area del Cratere di Sud Est ad una elevazione di circa 1800 m sopra il livello del mare. L’attività infrasonica è bassa ed i pochi eventi localizzati sono nell’area del Cratere Bocca Nuova. Dall’ultimo aggiornamento, non si osservano variazioni significative nelle serie temporali delle stazioni di monitoraggio delle deformazioni del suolo”.