Sono quasi 300 i docenti siciliani coinvolti in attività formative e 105 i progetti proposti dai singoli istituti scolastici per raggiungere l’obiettivo fissato dal Governo Musumeci di promuovere “la valorizzazione e l’insegnamento della storia, della letteratura e del patrimonio linguistico siciliano nelle scuole di ogni ordine e grado” in attuazione della legge regionale 9 del 2011.
I risultati raggiunti dalle azioni messe in campo, con un investimento di circa 104mila euro del bilancio della Regione, dall’assessorato all’Istruzione e alla Formazione professionale e dal tavolo tecnico istituito 3 anni fa sono stati illustrati questa mattina dal presidente della Regione, Nello Musumeci, dall’assessore regionale Roberto Lagalla, dai docenti universitari Giovanni Ruffino e Giuseppe Barone, dal preside del liceo Umberto I di Palermo, Vito Lo Scrudato. All’incontro ha partecipato il deputato regionale Nicola D’Agostino, che, insieme con Salvatore Lentini e altri deputati, è stato tra i promotori della legislazione regionale in materia e che ha manifestato apprezzamento per l’attenzione posta dal governo all’applicazione delle leggi di iniziativa parlamentare.
Sono state individuate 3 scuole polo per l’attuazione dei diversi programmi: il liceo Galileo Galilei di Catania, il liceo Ruggero Settimo di Caltanissetta e il liceo Umberto I di Palermo, quest’ultimo scelto anche come scuola-capofila del progetto e centro di spesa. Sono stati poi designati docenti referenti in numerose scuole, con il compito di informare sui percorsi formativi e promuovere ogni possibile attività.
Il progetto, tuttora in corso, si è sviluppato in 3 fasi a partire dal mese di maggio 2019 e sino alla fine del 2020. In un primo momento oltre 130 docenti delle scuole siciliane sono stati coinvolti in attività formative, sulla base delle indicazioni contenute nelle linee guida. Nella seconda fase sono stati realizzati, a Palermo e Catania, due corsi di formazione tenuti da docenti universitari ed esperti, ai quali hanno partecipato circa 160 docenti da tutte le province siciliane, che sono diventati a loro volta formatori. Nella terza fase, infatti, questi docenti-formatori, opportunamente selezionati, sono stati impegnati in cinque corsi online, con oltre 200 partecipanti, con due focus sulle minoranze linguistiche galloitalica e siculo-albanese.
Prodotti 105 progetti da attivare nelle scuole, attualmente all’esame del tavolo tecnico, che potranno essere incentivati e attuati nel prossimo anno scolastico. Tra le iniziative anche la produzione di tre pubblicazioni e di una piattaforma didattica “Un’isola da scoprire” (in via di implementazione) consultabile all’indirizzo www.identitasiciliana.org. Un contributo viene assicurato dal Centro di studi filologici e linguistici siciliani, anche attraverso l’opera enciclopedica “Lingue e culture in Sicilia” e l’istituzione della collana “Piccola Biblioteca per la Scuola” con i suoi nove volumi pubblicati, a supporto dei frequenti interventi nelle scuole.