Italia, conferenza stampa di fine anno del premier Giuseppe Conte

conte conferenza

Il premier Giuseppe Conte è intervenuto alla conferenza stampa di fine anno, organizzata dal Consiglio nazionale dell’Ordine dei giornalisti in collaborazione con l’Associazione della Stampa Parlamentare. Di seguito le parole del presidente del Consiglio in diretta da Villa Madama che prima ha fatto osservare un minuto di silenzio in ricordo delle vittime del Covid-19 e in solidarietà dei loro familiari.

Recovery Plan e governo centrale

“Dobbiamo avere una prospettiva di legislatura nel quadro dell’occasione storica dei 209 miliardi del Recovery Plan ma non possiamo permetterci di galleggiare. Serve accelerare la verifica di maggioranza per affrontare nei primi giorni di gennaio il Recovery Plan che sarà poi consegnato alle forze sociali e al Parlamento per la definizione in via definitiva a febbraio. Entro metà febbraio penso alla presentazione finale del documento sul Recovery Fund. Il premier non sfida nessuno: ha la responsabilità di una sintesi politica e di un programma di governo. Per rafforzare la fiducia e la credibilità del governo e della classe politica bisogna agire con trasparenza e confrontarsi in modo franco. Il passaggio parlamentare è fondamentale. Finché ci sarò io ci saranno sempre passaggi chiari, franchi, in cui tutti i cittadini potranno partecipare e i protagonisti si assumeranno le rispettive responsabilità”.

Vaccinazione anti-Covid-19

Vaccino? Escludiamo l’ipotesi di una vaccinazione obbligatoria. Farei subito il vaccino ma cercherò di rispettare le priorità. Ci sono tutte le premesse che l’Italia spesso considerata la Cenerentola sul piano organizzativo possa dimostrare di essere all’altezza questa grande sfida. Si tratta di un piano vaccinale senza precedenti. I primi risultati veri si avranno, a detta degli esperti, quando avremo vaccinato 10/15 milioni di cittadini e non credo avverrà prima di aprile. Allora si concluderà la fase 1. Entro gennaio in Italia dovremo avere 2 milioni 350mila vaccini: oltre a quello di Pfizer arriverà anche un altro vaccino, quello di Moderna, perché l’Ema dovrebbe pronunciarsi entro i primi di gennaio. Il 27 dicembre si è tenuto il Vaccine Day, io avevo premuto con gli altri leader europei per questo fatto simbolico ma anche molto concreto. Noi abbiamo avuto in questo primo giorno 9.750 dosi. Poi partirà il piano che prevede 470mila dosi a settimana. Per quanto riguarda il piano, l’Italia ha fatto una scelta di grande prova democratica: il Ministro Speranza è andato in Parlamento che ha approvato il 2 dicembre il piano vaccini anche con le categorie di priorità partendo da operatori socio-sanitari e residenti e personale delle Rsa. Da questo punto di vista procederemo rispettando queste indicazioni”.

Scuola, trasporto e Covid-19

“Riapertura scuole? Auspico che il 7 gennaio le scuole secondarie possano ripartire con una didattica integrata mista, quantomeno al 50%. Stiamo cercando di entrare in un’ottica di massima flessibilità, coinvolgendo i prefetti per trovare una sintesi: non è possibile decongestionare i flussi che si creano intorno alla scuola senza integrare comparti diversi. Bisogna lavorare a livello locale a seconda delle singole esigenze. Quintuplicare la flotta dei mezzi di trasporto per esempio non si può ma abbiamo stanziato fondi per nuovi autobus e noleggio di mezzo privati. Trasporto? Si è rivelato uno dei momenti più critici nella fase pandemica perché se dovessimo rispettare il distanziamento, dovremmo quintuplicare la flotta dei mezzi di trasporto. ma abbiamo stanziato 3 miliardi per sostituire la flotta dei bus e stanziato 390 milioni per favorire il noleggio dei mezzi privati. Sono iniziative che vanno messe a terra a livello regionale”.

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