La famiglia mafiosa di Sciacca, diretta dal boss detenuto Salvatore Di Gangi, sarebbe tornata in possesso del lussuoso complesso turistico Torre Macauda, confiscato all’imprenditore Giuseppe Montalbano. Questo è quanto sospettano i magistrati della Dda di Palermo che oggi hanno disposto perquisizioni in una filiale della UniCredit di Palermo e notificato 8 avvisi di garanzia. Il nucleo di polizia economico e finanziaria della guardia di finanza di Palermo si occupano delle indagini. I reati ipotizzati sono di concorso esterno in associazione mafiosa, trasferimento fraudolento di valori e falso. La proprietà venne coinvolta in un’inchiesta di mafia, le strutture furono poste sotto sequestro e affidate a una società esterna che le ha gestite. Nel corso degli anni tramite prestanome i boss di Sciacca sarebbero tornati materialmente in possesso del villaggio turistico. Le perquisizioni riguardano studi professionali e abitazioni degli indagati. Il boss Di Gangi, fedelissimo di Totó Riina, sarebbe riuscito a rimettere le mani su Torre Macauda tramite una società controllata da lui, la Libertà Immobiliare che gestisce il complesso turistico.
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