Il patrimonio milionario dll’ex re della cave, Giuseppe Bordonaro, è stato sequestrato. Lo dispone la sezione misure di prevenzione del tribunale di Palermo.
La confisca riguarda due società, la Concebi srl operante di conglomerati cementizi e la Icm Inerti srl, terreni, immobili, automezzi, conti, polizze e fondi appartenenti ad altri familiari dell’imputato. Sequestrate anche le quote della Atlantide Costruzioni del fratello Pietro Bordonaro.
Giuseppe Bordonaro nel 2007 è stato condannato a quattro anni e sei mesi di reclusione per associazione mafiosa. L’uomo è ritenuto un soggetto di fiducia di Angelo Siino, conosciuto come il “ministro dei lavori pubblici di Cosa Nostra”. Si tratta di colui che si occupava della gestione illecita degli appalti. Bordonaro, insieme ai fratelli Pietro e Benito, lavorava nelle cave occupandosi del commercio di calcestruzzo, di materiale per costruzioni e di marmo. Nella cava di famiglia era prodotta un nota qualità di marmo pregiato.