Giovedì 08 ottobre si svolgerà al Policlinico di Palermo, su conferimento del PM, l’autopsia sul corpo di Abou, il migrante 15enne morto lunedì 05 ottobre all’ospedale Ingrassia dopo esser sbarcato d’urgenza dalla nave quarantena Allegra.
Abou, originario della Costa d’Avorio, era stato soccorso lo scorso 10 settembre dalla Open Arms nel Canale di Sicilia, riportando solo una forte denutrizione comune alla maggior parte dei migranti presenti sulla medesima imbarcazione. Il 17 settembre il 15enne accusa febbre e forti dolori addominali pertanto il personale medico dispone dapprima un test per il Covid-19, risultato negativo, e successivamente reidrata il ragazzo con una flebo e gli somministra paracetamolo e terapia antibiotica per sospetta infezione delle vie urinarie. Il 18 settembre le condizioni di Abou migliorano: la febbre risulta essere più bassa, dall’ecografia addominale non emergono risultati preoccupanti, l’esito del secondo tampone è ancora negativo e il giovane chiede, tramite un suo amico che funge da traduttore, qualcosa da mangiare. Nel primo pomeriggio del medesimo giorno l’ivoriano viene trasferito sulla nave quarantena Allegra.
Del giovane Abou non si saprà più nulla sino al 28 settembre, giorno in cui viene sottoposto a nuova visita medica perché “non mangia e non parla da giorni”, come segnalato dai suoi compagni. “Si sospetta – riporta il referto medico – un coinvolgimento renale conseguente a stato di disidratazione”. Sottoposto a due tamponi per verificare la positività al Coronavirus e risultati negativi, Abou viene trasferito d’urgenza all’ospedale Cervello di Palermo. Il 30 settembre l’ivoriano entra in coma e viene trasferito nel reparto di rianimazione dell’ospedale Ingrassia dov’è morto lunedì 05 ottobre.
A seguito del decesso è stato aperto dalla Procura di Palermo un fascicolo contro ignoti, con ipotesi di reato omicidio colposo. Il sostituto procuratore ha quindi disposto il sequestro della cartella clinica, mentre la tutrice del giovane migrante 15enne morto, la sociologa Alessandra Puccio, insieme all’avvocato Michele Calantropo hanno formalizzato l’esposto denuncia. Si attende adesso l’esito dell’autopsia.