Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, accusa il premier, Giuseppe Conte, e l’Europa, in un’intervista al quotidiano “Libero”, riguardo alla gestione degli sbarchi dei migranti.
“Conte e l’Europa hanno tradito l’Italia e la Sicilia – tuona -. Si tratta di un delitto di Stato da parte di chi agisce con mesi di ritardo, ignorando il grido di allarme che avevamo lanciato ad aprile. Oggi è facile dire che c’è una emergenza in Sicilia. Ma bisognerebbe anche avere l’onestà di riconoscere che il governo nazionale non ha previsto per tempo alcun piano. Sono presenti diversi livelli di responsabilità. Capisco la pandemia e comprendo le difficoltà economiche ma non è tollerabile che si faccia quasi finta di nulla. Non tollero il buonismo di bassa bottega dei settori radical chic per i quali il centrodestra è rozzo perché lamenta una immigrazione indiscriminata, mentre non si rendono conto che è indegno continuare a speculare su migliaia di esseri umani. Viminale? Il mio rispetto per la ministra Lamorgese non è mai venuto meno perché credo nello Stato e nelle regole di collaborazione tra diversi livelli di governo. Ma non c’è reciprocità e mi sto stancando. Non posso apprendere da una telefonata di un prefetto che lo Stato vuole realizzare una tendopoli per centinaia di migranti in una zona Unesco – chiosa -. Pazzi!”.