Il ministro per gli Affari Regionali, Francesco Boccia, ha avvertito le regioni italiane sottolineando che chi sbaglierà si assumerà la responsabilità dell’aggravamento della situazione sanitaria del proprio territorio. Il ministro lo ha specificato in vista delle nuove disposizioni sull’imminente “Fase 2” che partirà dal 4 maggio con le misure contenute all’interno del nuovo DPCM. Le regioni infatti, considerando il numero dei contagi variabile in ogni territorio dell’Italia, hanno assunto, o lo faranno delle decisioni, diverse circa alcuni provvedimenti. Ecco le parole di Boccia ai microfoni di Radio Popolare:
“Chi sbaglia si assumerà la responsabilità dell’aggravamento della condizione sanitaria del proprio territorio. Chi rappresenta le istituzioni, a tutti i livelli, deve agire sempre con grande senso di responsabilità; sarebbe da incoscienti il contrario, a maggior ragione oggi. Il governo, come ha fatto nella prima fase, continuerà ad indicare la rotta alle Regioni, con linee guida entro cui muoversi. A chi, dentro quella cornice, anticipa di qualche giorno i tempi dico semplicemente di rafforzare la sanità territoriale mettendo in sicurezza la salute dei cittadini. A chi invece esce fuori da questa rotta ricordo che vogliamo tutti bruciare le tappe ma non vogliamo distruggere per tre giorni di fatturato due mesi di sacrifici di 60 milioni di italiani. Dal primo momento di questa crisi abbiamo scelto la via della trasparenza, pubblicando sul sito della Protezione civile i dati sui materiali sanitari distribuiti regione per regione, i dati dei contagi e i sostegni con medici e infermieri che tuttora continuano ogni giorno attraverso la task force della protezione civile; pubblicheremo presto i dati sulle simulazioni di quello che accadrebbe nel nostro Paese se si tornasse al passato, se allentassimo tutto improvvisamente. Chiederemo alle Regioni, che stanno facendo sforzi straordinari, un report quotidiano sui contagi, sul livello dell’R0, dei posti letto nelle terapie intensive e subintensive che non vanno ridotti. In base a questi dati si potrà decidere se allentare qualche stretta. Il Covid non è stato sconfitto. Faccio un appello a tutte le Regioni lavoriamo come sempre gomito a gomito ma non fate partire la gara a chi apre prima perché sarebbe irresponsabile: il Paese sta ripartendo, ma in sicurezza. Non è il momento di allentare la tensione e di dividersi per tre giorni prima o dopo di apertura. Stiamo ripartendo ma in sicurezza”.