Il presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, ha parlato dopo la visita, effettuata insieme all’assessore alla Salute isolano Ruggero Razza, ad Agira. Si tratta di un comune della provincia di Enna rimasto zona rossa per oltre un mese a seguito dell’emergenza Coronavirus.
“Non è tempo di passerelle ed immagine – spiega Musumeci -, è tempo di sostanza e la Regione ha il dovere di stare vicino ai sindaci. Dobbiamo guardare con particolare attenzione a quelle realtà colpite che hanno determinato condizioni di seria preoccupazione, perdite di vite umane, tensione sociali, cadute economiche. Dobbiamo ripartire non perché tutto sia passato, anzi gli scienziati ritengono che dobbiamo aspettarci un ritorno del virus con l’arrivo della stagione autunnale. Siamo pronti, anche a questa seconda stagione epidemica. L’assessore Razza ha predisposto il necessario e il nostro sistema sanitario ha tenuto, la comunità siciliana è stata brava e bravi ed essenziali sono stati gli operatori sanitari le forze dell’ordine, i volontari. Agira è città importante. Ecco perché ho apprezzato l’dea di una scuola media anticovid ad Agira sulla quale non facciamo promesse. Quando saremo nelle condizioni di dare una risposta, la daremo. Bisogna prima verificare fattibilità dell’opera. Questa terra non può continuare ad essere rassegnata. La Sicilia ha bisogno di realizzarsi, ha bisogno di capire che nessuno verrà ad aiutarci da fuori e che deve contare sulle proprie forze. È per questo che io continuo a lanciare appelli ai parlamentari regionali. Questa è una provincia che per una legge infame ha ridotto a due i rappresentanti regionali. Venendo ad Agira ho visto quanto difficile sia la mobilità sulle strade provinciali, in Sicilia sono in una condizione di vergognoso abbandono. Appartengono alle Province che hanno il compito di curarne la manutenzione, ma le Province sono state decapitate. Quindi chiediamo a Roma di nominare un commissario, con i poteri speciali come quelli che ha anche il sindaco di Genova, che possa, in 4-5 anni, rimettere in sesto 15mila chilometri di strade provinciali. Ci vuole un miliardo di euro. Non è possibile che la Sicilia abbia una viabilità provinciale da Terzo mondo. Per la situazione delle strade statali in Sicilia, l’Anas è una scatola vuota, è una grande delusione. Non è più in condizioni di assicurare la propria funzione istituzionale. Non è possibile avere 22 cantieri sull’autostrada Catania Palermo. Il Governo nazionale deve fare la propria parte come la fa al Nord Italia – chiosa -. Abbiamo poi visitato l’ospedale di Leonforte che ha avuto un ruolo importante nell’emergenza”.
Le parole dell’assessore Razza. “Non è previsto che in tutta la provincia di Enna ci siano centri Covid perché, anche alla luce dei dati epidemiologici, abbiamo ritenuto di ridurre al minimo l’impatto sulle strutture ospedaliere di posti letto. In questo momento in tutta la Sicilia ci sono meno di 70 ricoverati. Immaginare di immobilizzare strutture che svolgono funzione di cura di non malati Covid, sarebbe stato un grave errore. Altra cosa è immaginare l’adeguamento delle strutture ospedaliere, perché potrebbe esserci, come dice l’Oms, una seconda ondata, la necessità di attrezzare in autunno un numero maggiore di strutture rispetto a quelle oggi attrezzate. Quando sento dire che il Covid si è indebolito mi sembra molto pericoloso perché sappiamo che questo coronavirus quando colpisce gli organi respiratori è significativamente grave. La nostra Regione ha fatto scelte molto forti rispetto alle altre, bloccato la mobilità se prendiamo il periodo tra il 16 marzo ed il 16 aprile 2019 e lo paragoniamo allo stesso periodo del 2020 vediamo un calo di passeggeri di 1 milione di persone solo negli aeroporti. Questo vuol dire che avere scelto come principale misure di contenimento e distanziamento ha prodotto un risultato”.
Le strade nell’ interno sono borboniche,quasi impraticabili,fatti un bel giro nell’ isola paesi isolati,autostrada SR.Gela incompiuta .ferrovie pa.me.mai fatta la TP.alcamo chiusa Mazara Birgi mai iniziata .Progettare la gela Mazara sarebbe sviluppo economico per turismo e commercio collegando siti archeologici unici al mondo SR.AG. selinus sviluppare l aeroporto di Trapani Birgi il turismo fomentato dallenostre enormi potenzialità agrarie ittiche potremmo fare a meno di chiedere elemosine ma la corsa della moltitudine di politici e per il denaro infischiandosene del popolo e dello sviluppo taluni sono lerci schiavisti e sbarcano migranti in hotels li regolarizzano e pensionano per stuprare le nostre donne violentare le nostre abitudini vendere droghe e delinquere ,siamo rimasti indietro del turismo che arriva in Italia solo un dieci per cento scende in Sicilia poi non ritorna disgustato dalla miopia politicante che mai ha capito che il turismo è industria.