Anche il mondo dei vigili del fuoco vive con apprensione la situazione legata alla diffusione del Coronavirus. Di seguito una nota diffusa dal sindacato USB nella persona di Carmelo Barbagallo che denuncia delle criticità:
“Vigili del fuoco, Emergenza COVID-19. Supporto del C.N.VV.F.
Ancora una volta, rimaniamo basiti! Il Capo del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, in relazione all’emergenza in atto, tenuto conto del ruolo del Corpo Nazionale quale componente fondamentale di Protezione Civile, ha disposto che i Comandi, fatte salve le priorità di soccorso (quali sarebbero) tecnico urgente (facciamo soccorso tecnico urgente, e con molte difficoltà), potranno supportare con l’impiego di tutte le sedi permanenti e volontarie, i Comuni (la Sicilia ha un territorio abnorme, con organico sottodimensionato, per uomini, mezzi, DPI, strutture) che manifestassero specifiche esigenze relative a:
– supporto ai Sindaci per problematiche di Protezione Civile (quando abbiamo chiesto aiuto, pochi hanno risposto, ma noi non ci sottrarremo a quest’altro compito istituzionale), anche in collegamento con i C.O.C. per le attività di informazione alla popolazione sui comportamenti da adottare (abbiamo ricevuto un centinaio di circolari);
– assistenza al montaggio di materiale logistico di Protezione Civile, anche a supporto delle strutture ospedaliere (a consegnare mascherine e medicinali, mascherine?!?!?! Quelle che non abbiamo? Si è paradossale!), secondo le capacità tecnico-operative del CNVVF;
– igienizzazione di locali pubblici o aree esterne con impiego di sostanze fornite dalle articolazioni di Protezione Civile e mediante procedure indicate dagli uffici comunali o ARPA compatibili con le vigenti normative ambientali. La Procedura per l’igienizzazione dei luoghi esterni (attualmente, abbiamo modificato l’orario di lavoro, svolgendo 24 ore di servizio per evitare contatti tra colleghi, non è un controsenso?).
– supporto ed assistenza alla popolazione per trasporto di medicinali o altro materiale urgente (come, con quali mezzi, a malapena abbiamo quelli per l’ordinario);
– supporto alla gestione comunale di persone senza dimora come ad esempio il trasporto di effetti letterecci o altri materiali per l’assistenza (bellissima cosa, ma come dovremmo affrontare i carri armati con le fionde?).
Durante l’espletamento delle sopracitate attività saranno comunque osservate le procedure previste dalla “Procedura Operativa di Soccorso”: Gestione del rischio operativo connesso all’emergenza COVID-19 (senza mascherine, senza occhiali, con la lavanderia che va a rilento, non avrai il tempo di igienizzazione dei mezzi, mai a chiedere il tampone, tanto i Vigili del Fuoco sono immuni, no!).
La Repubblica Italiana, è fondata ormai sui Vigili del Fuoco, questa è notizia nota! Siamo la colonna portante della Protezione Civile, e questa è notizia già nota! Siamo i meno pagati, e questa è notizia già nota!
La popolazione ci adora (noi per quello ci adopereremo e daremo il massimo come sempre)!
Ma qualcosa non ci torna! facciamo straordinario, e ci pagano quando vogliono (ma in questo momento così critico, è secondario, ma è giusto menzionare)!
Chiediamo una tutela sanitaria (siamo senza parametri INAIL, con nessun riconoscimento per le malattie professionali, e tralasciamo anche questo)!
Abbiamo chiesto: uomini, mezzi, strutture, intensificazione delle pulizie e servizio lavanderia. Chiediamo anche di smaltire il personale per evitare contatti e DPI. Ma le risposte sono, pacche sulle spalle, e ci hanno consegnato quasi nulla! Ma quanto vale la vita di un Vigile del Fuoco?!?!?!
Quanto vale?!?!”.