Come di consueto, anche in questo 2022 la domanda di prodotti ittici si incrementa durante questo periodo di festività, con un conseguente aumento del rischio di elusione della normativa di settore.
Proprio per questo, anche quest’anno la Guardia Costiera ha confermato il proprio impegno, finalizzato a tutelare i consumatori e a contrastare le attività di pesca e immissione in commercio di prodotti illegali nel rispetto delle vigenti disposizioni nazionali ed internazionali in materia, ma soprattutto in difesa del “made in Italy” e degli onesti lavoratori del settore.
L’operazione complessa “Senza Traccia” – in corso in questi giorni su tutto il territorio nazionale e che si protrarrà fino al 24 dicembre – vede impegnati ogni giorno le donne e gli uomini della Guardia Costiera in una serie di controlli rafforzati, sia a terra che in mare, mirati a prevenire, individuare e contrastare ogni forma di illegalità che possa pregiudicare in maniera significativa gli stock ittici già compromessi e alterare il principio di concorrenza leale che deve vigere sul libero mercato.
I primi risultati dell’operazione sono stati condivisi nella mattinata odierna durante una conferenza stampa tenutasi presso la sede del Ministero dell’agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste, alla presenza del Ministro Francesco Lollobrigida e del Comandante Generale del Corpo delle Capitanerie di Porto – Guardia Costiera, Ammiraglio Ispettore Capo Nicola Carlone. Presente all’evento, anche il Direttore della Direzione generale della pesca marittima e dell’acquacoltura, dott. Riccardo Rigillo.
Il dispositivo messo in campo – coordinato a livello nazionale dal Centro Nazionale di Controllo Pesca del Comando Generale della Guardia Costiera di Roma, e articolato a livello territoriale sui Centri di Controllo Area Pesca delle 15 Direzioni Marittime regionali – ha portato, ad oggi, all’effettuazione di 9265 verifiche, con l’accertamento di irregolarità di natura sia penale che amministrativa.
Questi alcuni dati salienti: 681 sanzioni, 304 attrezzi da pesca sequestrati, 5 esercizi commerciali chiusi. Sanzioni amministrative che ammontano ad oltre 1 milione di euro, per un totale di circa 104 tonnellate di prodotto ittico sequestrato.
Numeri – questi – destinati ad aumentare fino al 24 dicembre, data di fine operazione, e che fotografano lo sforzo complessivo posto in essere nel 2022 dalla Guardia Costiera nella funzione di controllo del settore della pesca affidatagli dal competente Dicastero dell’agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste.
Dal 1° gennaio 2022 ad oggi, infatti, è di circa 7,6 milioni di euro l’importo delle sanzioni comminate, oltre 310 le tonnellate di prodotto irregolare sequestrato e 20 gli esercizi commerciali chiusi.
Come spiegato nel corso della conferenza stampa dal Comandante Cosimo Nicastro, Capo Ufficio Comunicazione della Guardia Costiera, l’operazione ha previsto una prima fase di “analisi”, attraverso la quale sono state acquisite le informazioni sul territorio ed effettuati i controlli necessari a individuare i target, sia a terra che in mare, da ispezionare. A questa ha poi fatto seguito una seconda fase “operativa”, che ha permesso di attuare un contrasto diretto alle attività di pesca illegale, come pure di vigilare sulla grande distribuzione e negli esercizi commerciali allo scopo di evitare il rischio per i consumatori di acquistare prodotti ittici non sicuri per il consumo umano.
“Con l’operazione complessa Senza Traccia, la Guardia Costiera anche quest’anno rinnova il suo impegno per garantire una filiera ittica virtuosa, che permetta di far giungere sulle tavole degli italiani prodotti sicuri, certificati e garantiti. L’obiettivo è quello di tutelare, sotto la direzione del Ministero, la risorse ittica, i consumatori ma anche il comparto pesca, un settore strategico per il nostro Paese.” così ha commentato il Comandante Generale, Ammiraglio Carlone, a margine della conferenza.
Parole alle quali hanno fatto eco quelle del Ministro Lollobrigida, che a conclusione dell’evento ha dichiarato: “Con il Governo Meloni puntiamo a restituire a questa nostra risorsa naturale, che è il mare, fondamentale per la nostra Nazione e la nostra civiltà, una centralità che nel passato aveva perso. L’incontro di oggi con uno dei Corpi di eccellenza in Italia, la Guardia Costiera, significa che vogliamo valorizzare ogni azione volta a salvaguardare le nostre eccellenze. L’Italia è una superpotenza nel campo della qualità, elemento cardine della nostra economia. Per il Governo Meloni il mare rappresenta un asset strategico, oltre che un bene fondamentale da difendere. Nella Guardia Costiera abbiamo un interlocutore strategico e l’operazione presentata oggi dimostra ancora una volta lo sforzo compiuto dagli uomini e dalle donne del Corpo nel rintracciare il pescato privo di tracciabilità e provenienza, tutelando così il diritto del cittadino ad acquistare un prodotto ittico di qualità”.