Partita oggi, a Bagheria la terza edizione di Bio in Sicily.
La manifestazione. organizzata dall’associazione La Piana d’Oro, il G.A.L. (Gruppo d’Azione Locale) Metropoli Est e la Condotta Slow Food di Bagheria, con il contributo di A.P.O. Sicilia e del Comune di Bagheria, congiuntamente all’Ordine dei Dottori Agronomi e Forestali della provincia di Palermo e al Centro Studi Aurora di Bagheria continuerà domani 29 ottobre all’insegna di seminari, incontri, dibattiti e master class che vedranno la partecipazione di rappresentanti delle Istituzioni e delle Università, Centri di Ricerca, Ordini professionali, Gruppi d’Azione Locale, Gruppi d’Azione Costiera, esperti di sviluppo locale, operatori del settore dell’agroalimentare, dell’enogastronomia e del turismo sostenibile, le professionalità di settore, ecc.
A caratterizzare l’evento è stato lo svolgimento degli stati generali di 3 comparti strategici per l’economia siciliana: l’agrumicultura, la pesca mediterranea e il turismo sostenibile. A confrontarsi con gli operatori dei settori, in mattinata, il presidente dell’associazione La Piana d’Oro Michele Balistreri, Il presidente dell’azienda biologica e di Apo Sicilia Antonio Fricano, Adalberto Catanzaro fiduciario della condotta Slow Food di Bagheria, Antonio Rini presidente del G.A.L. Metropoli Est, e il presidente dell’Ordine degli Agronomi e Forestali della provincia di Palermo Salvatore Fiore.
A rappresentare il Comune di Bagheria il sindaco Filippo Maria Tripoli.
«L’anno scorso abbiamo detto che avremmo realizzato una condotta idrica ad uso irriguo su contrada Vignazza a servizio di circa 50 ettari di terreno, la condotta è stata realizzata e si sta completando» – ha detto il sindaco di Bagheria Tripoli – «adesso stiamo definendo l’acquisto del mulino Cuffaro».
Le tematiche trattate hanno riguardato i settori cruciali dell’economia regionale: dal turismo, all’agroalimentare sostenibile, alla pesca.
Ciò che è venuto fuori dal tavolo di discussione, tra le altre cose, l’esigenza, in un momento di crisi come quello che si sta vivendo, di basare l’agricoltura su tecniche genuine che consentano la produzione secondo cicli naturali; l’apertura delle aziende ai licei cittadini, così da promuovere ed incentivare gli uomini e le donne del futuro a salvaguardare e stimolare questa terra ricca di risorse; la tutela della biodiversità; la difesa della salute e la promozione di corretti stili di vita.
Infine dalle relazioni dei presenti e dalle proposte avanzate è venuto fuori come tratto comune il desiderio di valorizzare il turismo delle piccole comunità e la valorizzazione di monumenti trascurati.