Una quindicenne stanca delle violenze e dei maltrattamenti che subiva, da anni, dal padre ha denunciato il genitore. La giovane vittima ha deciso di sporgere denuncia anche per aiutare la madre casalinga, anch’essa vittima delle aggressione, che non aveva mai avuto il coraggio di farlo. Pochi giorni fa la ragazzina, stanca dei soprusi, si è presentata nella caserma di Corleone, nel palermitano, che comprende anche i territori di Chiusa Sclafani, Campofiorito e Giuliana, e ha raccontato tutto la sua situazione familiare. La procura di Termini Imerese ha avviato le regolari procedure.
La giovane da qualche giorno è ospite della famiglia del suo ragazzo, considerando che il padre le aveva chiuso la porta di casa. “Da molti anni non ho un buon rapporto con mio padre con il quale da luglio non parliamo più – spiega la quindicenne all’agenzia AdnKronos – Da tre anni mi colpisce al volto e al collo e nel corpo. Due anni fa mi trovavo in palestra: mentre ero fuori in attesa che il padre del mio compagno mi venisse a prendere, mio padre è venuto a sorpresa e, vedendomi abbracciata con un mio amico, ha cominciato a picchiarmi. Mi ha colpito al naso, al punto da farmi uscire il sangue, e mi ha schiaffeggiato al punto da farmi volare gli orecchini”. All’interno dell’auto il calvario sarebbe continuato racconta la giovane.
La ragazza ai Carabinieri ha confessato che “nella mia famiglia tutti temono mio padre. E se oggi finalmente trovo il coraggio di denunciare tutto ciò che mio padre mi ha fatto, voglio anche farlo per mia madre, la quale ha sempre subito violenze fisiche e psicologiche ma non ha mai avuto il coraggio di denunciarlo un po’ per paura e un po’ sacrificando se stessa per amore della famiglia“. Dunque la quindicenne ha chiesto l’allontanamento del padre dalla casa o in alternativa di potere vivere nell’abitazione dei familiari del fidanzato che da sempre la trattano come una figlia.