È stato disposto il sequestro degli organi e di alcuni campioni prelevati dal corpo di Cinzia Pennino, professoressa palermitana 44enne morta 17 giorni dopo essersi sottoposta alla prima dose del vaccino AstraZeneca. Lo ha chiesto la Procura di Palermo, su istanza dei legali della famiglia. Il pm Giorgia Spiri ha nominato la professoressa Antonietta Argo e delegato il commissariato Oreto Stazione per l’esecuzione delle indagini. I consulenti di parte incaricati dal nucleo familiare sono il professor Paolo Procaccianti dell’Università degli Studi di Palermo e il prof. Lucio Di Mauro dell’Università degli Studi di Catania. Secondo gli avvocati della famiglia, Raffaella Geraci e Alessandro Palmigiano, la donna era in ottima salute fino alla data dell’inoculazione e il rapporto causa-effetto tra il vaccino e la trombosi che ne ha causato la morte sarebbe evidente. I legali vogliono comprendere se ci siano profili di responsabilità. I parenti, inoltre, chiedono lumi sul perché la loro cara il 7 marzo sia stata rimandata indietro e vaccinata da un secondo medico 4 giorni più tardi. La docente, dopo avere prenotato tramite il portale riservato agli insegnanti, si era presentata alla Fiera del Mediterraneo il 7 marzo scorso.
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