La Procura di Palermo ha digitalizzato gli atti del maxiprocesso ai clan istruito dai giudici Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Sono una mole di documenti (11.136 volumi dell’ordinanza sentenza di rinvio a giudizio e tutti gli atti dibattimentali). La Fondazione Falcone aveva già trasferito su supporto telematico i principali provvedimenti dell’istruttoria.
Il progetto è partito nel 2020 e si pone come obiettivo il recupero del monumentale lavoro dei due magistrati assassinati dalla mafia.
“Si tratta – scrive la Procura – di un materiale di elevatissimo valore storico, ma che ancora oggi rivesta un importante ruolo anche sotto il profilo dell’analisi investigativa. Ancora oggi il lavoro di Falcone e Borsellino continua ad avere una rilevantissima attualità”. Il quadro di Cosa nostra disegnato dalle indagini del pool risulta essere: prezioso per la ricostruzione delle dinamiche evolutive del fenomeno criminale. Ciò che prima era utilizzabile solo attraverso costosi lettori di microfilm – spiega la nota – oggi potrà essere visto in un normale pc”.