Individuati dodici lavoratori in nero a Partinico. Lo ha scoperto la Guardia di Finanza nel corso di alcune ispezioni in due aziende della località palermitana. In una, che si occupa della fabbricazione di poltrone e divani, sono stati beccati undici dipendenti, su ventuno complessivi, con una posizione irregolare. La manodopera non a norma supera la soglia del 20% e per questo è stato proposto all’Ispettorato del lavoro competente di adottare il provvedimento di sospensione dell’attività.
L’altra azienda controllata si occupa della fabbricazione di insegne elettriche e aveva impiegato un lavoratore in nero su tre. Da successive analisi è emerso che dei dodici operai in nero tre risultavano inseriti in un nucleo familiare percettore del reddito di cittadinanza. Le Fiamme Gialle, quindi, hanno sequestrato tre carte prepagate e denunciato i responsabili alla Procura di Palermo. Effettuata una segnalazione per la revoca del beneficio e il recupero delle somme indebitamente percepite: quasi 10mila euro. Scattano maxi sanzioni per i datori di lavoro (quella pecuniaria parte da un minimo di 1.800 euro a un massimo di 43.200 euro).