Potrebbe concretizzarsi la realizzazione del tanto dibattuto Ponte sullo Stretto di Messina. “Il gruppo di lavoro ha svolto un’analisi dei fabbisogni guardando la domanda di mobilità pre Covid. Ne è risultato che i traffici dello Stretto sono rilevanti rispetto alla scala nazionale: 11 milioni di passeggeri l’anno, 0,8 mln di veicoli pesanti l’anno e 1,8 mln veicoli leggeri l’anno”. Lo ha dichiarato, Enrico Giovannini, Ministro delle Infrastrutture e mobilità sostenibili, in audizione alle commissioni riunite Ambiente e Trasporti della Camera.
“Tra le iniziative per migliorare l’attraversamento dello Stretto di Messina nell’attesa della scelta definitiva sull’attraversamento stabile si punta a migliorare la collaborazione istituzionale, attraverso l’istituzione di un tavolo di natura tecnico-politica ma anche della società civile per la gestione dell’intero processo di realizzazione delle proposte individuate. Ho già contattato i presidenti della Regione Calabria e Sicilia, potrebbero essere coinvolte le città metropolitane, le autorità portuali, comitati di associazioni di categorie. Dal punto di vista dell’attraversamento stabile dello Stretto di Messina, per dar seguito all’impegno del Governo, si dovrebbe procedere con la redazione di un progetto di fattibilità tecnica ed economica per le due opzioni evidenziate. La prima fase potrebbe concludersi entro la primavera del 2022 per avviare un dibattito pubblico e pervenire a una scelta condivisa e evidenziare nella legge di bilancio 2023 le risorse. Tutti gli interventi che verranno attuati parallelamente al progetto di fattibilità per l’attraversamento stabile dello Stretto di Messina per velocizzare l’attraversamento ferroviario e veloce dei passeggeri sono già finanziati attraverso il fondo complementare o la nostra proposta di Fsc 21/27 o attraverso risorse statali o il Pnrr: complessivamente si pianificano interventi per mezzo miliardo”.
Il cronoprogramma comincia dall’istituzione di un gruppo di lavoro permanente entro l’autunno 2021 fino al completamento entro il 2025. “Un programma sicuramente ambizioso ma realistico” dice Giovannini.